Ormai lo smartphone rappresenta un vero e proprio “telecomando del viaggio”, e il passeggero aereo ne è l’utilizzatore più motivato: non a caso il report Passenger Insights 2024 di Sita rileva che gli utenti aerei reputano la tecnologia essenziale, al punto da fruire con crescente assiduità il digital travel, un viaggio aereo completamente digitalizzato e abilitato dal cellulare.


L’accelerazione della tecnologia applicata all’aviazione commerciale segue la rapida crescita del traffico aereo, con le previsioni della Iata che indicano come la domanda continuerà a crescere raggiungendo entro il 2040 la ragguardevole cifra di 8 miliardi di passeggeri. Davanti a una simile prospettiva le applicazioni hi tech diventano una condizione imprescindibile. A dire il vero i viaggiatori usano già il cellulare come telecomando del viaggio, con un’elevata adozione in fasi chiave quali la prenotazione, la permanenza in aeroporto e il ritiro dei bagagli. Facendo un ulteriore passo avanti, il 70% dei passeggeri intervistati ha dichiarato di essere a proprio agio nell’avere il passaporto memorizzato sul proprio dispositivo attraverso una Digital Travel Credential sicura – ovvero il passaporto digitale per voli aerei – e nel condividerlo in anticipo per accelerare il viaggio, a dimostrazione del ruolo centrale che avranno le identità digitali in futuro.
Il 64% dei viaggiatori poi, indica le code in aeroporto più brevi come il miglioramento più importante del processo di viaggio che vorrebbe vedere. E anche in questo caso è stato dimostrato che la biometria accelera i tempi di gestione dei passeggeri, anche se la metà dei viaggiatori – su questo tema – esprime preoccupazioni sulla privacy dei dati. Ciò indica una chiara necessità di far conoscere e dare conferme sulla sicurezza e sui vantaggi della tecnologia biometrica, che viene testata in base a rigorosi standard di sicurezza dei dati.
Tuttavia, i passeggeri valutano i loro livelli di comfort con la biometria relativamente alti, con una media di 6,7 su 10.
Anche il tema della sostenibilità rimane in primo piano per i passeggeri, che sono disposti ad assumersi impegni aggiuntivi in termini di costi e tempo per rendere i loro viaggi più ecologici. Gli intervistati, infatti, sono disposti a pagare in media l’11% in più del costo del biglietto per compensare le emissioni di carbonio del loro volo. Più della metà è anche disposta a prendere voli più lunghi a velocità ridotta o a trasportare bagagli più leggeri per ridurre il proprio impatto ambientale.
(Per maggiori informazioni: https://www.sita.aero/resources/surveys-reports/passenger-it-insights-2023/)