Secondo il bollettino economico della Banca d'Italia - che reitera le stime diffuse lo scorso 13 giugno - l'economia italiana è continuata a crescere "a ritmo moderato" nel secondo trimestre 2024, dopo il +0,3% dei primi tre mesi dell'anno, spinta dai servizi e in particolare dal turismo con la manifattura che prosegue invece in flessione.

Un aumento del Pil dello 0,6% con una crescita a +0,9% nel 2025 e all'1,1 nel 2026. Dal lato della domanda, prosegue l'espansione delle esportazioni e il recupero dei consumi a fronte di un andamento meno favorevole degli investimenti. Gli aumenti nel comparto del turismo in Italia sono "nettamente superiori" all'inflazione media dei servizi e contribuiscono a frenare il calo dei prezzi in atto nel nostro paese che segna un +1,1%, sotto quindi l'obiettivo del 2% della Bce. Banca d'Italia afferma che "anche per effetto della ripresa della domanda, dall'estate del 2022 in Italia l'inflazione relativa alle attività turistiche (alloggi, ristoranti, pacchetti vacanze e trasporti) è stata nettamente superiore a quella media dei servizi". Un divario progressivamente ridotto nei primi sei mesi del 2024, ma che resta ancora positivo. L'inflazione al consumo è marginalmente salita in giugno, collocandosi allo 0,9 per cento sui dodici mesi, secondo le stime preliminari.
Dall'inizio dell'anno la disinflazione è stata particolarmente marcata per i beni industriali non energetici e più attenuata per i servizi. Ciò ha riflesso l'andamento di alcune voci soggette a regolamentazione o che tendono a registrare adeguamenti una tantum, ritardati rispetto all'inflazione generale, come gli affitti di abitazioni e i servizi relativi alle assicurazioni.
Nel secondo trimestre l'inflazione complessiva si è mantenuta su valori molto contenuti e la sua componente di fondo ha continuato a diminuire. La variazione sui dodici mesi dei prezzi energetici è rimasta negativa, mentre resta elevata l'inflazione dei servizi, sostenuta soprattutto da componenti relative al turismo. In maggio l'inflazione alla produzione si è confermata negativa, riflettendo la riduzione dei prezzi dei beni intermedi e di quelli energetici. Le aspettative di inflazione di famiglie e imprese risultano stabili.
(Per maggiori informazioni: www.bancaditalia.it)