Dalle stime definitive sull’inflazione di maggio diffuse dall’Istat risultano in aumento i prezzi relativi ai servizi ricreativi, i trasporti, e soprattutto i servizi “ricettivi e della ristorazione”.

In particolare il prezzo di alberghi e ristoranti è aumentato dell’1,4% rispetto ad aprile e del 4,5% su base annua. Mentre i servizi ricreativi, gli spettacoli e le attività culturali sono aumentati dell’1% su aprile e dell’1,9% su base annua. I trasporti, risultano in leggero calo su mese (-0,5%), ma in aumento rispetto al maggio 2023 (+2,5%).

I treni sono rincarati del +8,1% rispetto allo scorso anno, bus e pullman del +4%, il gasolio costa il 4,9% in più, +3,8% la benzina, a cui si aggiunge un aumento medio del +2,7% per i parcheggi e del +1,9% per i pedaggi. I pacchetti vacanza rappresentano la voce con gli aumenti più pesanti, addirittura +20,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Più costoso anche dormire fuori: i listini di alberghi, motel, pensioni sono rincarati del +7,8% su base annua, +8,1% le altre strutture ricettive (case vacanza, b&b, ecc.). Musei e monumenti storici segnano un +2,5%, mentre per mangiare al ristorante si spende il 3,6% in più. In controtendenza i biglietti aerei, con le tariffe dei voli nazionali che scendono del -11,2% su anno, -16,4% i voli internazionali, -10,6% i voli europei, ma è un tromp-l’oeil dovuto al calo fisiologico seguito ai forti rincari registrati a marzo per effetto della Pasqua.
Sui prezzi dei “servizi per la ristorazione e ricettivi” (+4,5% anno;+1,4% mese).

(Per maggiori informazioni: www.istat.it)