Sempre più attento alla sicurezza, propenso a spendere un po’ di più purché sia sostenibile, interessato a vedere diversi paesi impiegando anche qualche giorno in più: è questo l’identikit del viaggiatore tipo che sceglierebbe l’Europa come destinazione di vacanza, secondo i dati della ricerca ‘Long-Haul Travel Barometer 2024’ pubblicata dalla European Travel Commission, condotta su un campione di 7 mila intervistati tra Cina, Giappone, Corea del sud, Australia, Brasile, Canada e Stati Uniti.


I più propensi verso l’Europa nell’analisi del ‘sentiment’ sono cinesi e brasiliani. Ancora titubanti invece i giapponesi, il cui mercato internazionale stenta a decollare. Il 67% dei viaggiatori a lungo raggio verso l’Europa opterebbe per itinerari multi-paese, prevedendo spostamenti interni con voli low cost (uno su due) o in treno (il 30%).

Per la scelta delle città da visitare, a sorpresa il tema dirimente è la sicurezza, richiesta dal 45% degli intervistati, in crescita del 6%, che scalza la richiesta di infrastrutture turistiche. Cresce anche la fascia media di spesa, con un +8% di viaggiatori che si colloca tra i 100 e i 200 euro. L’accessibilità economica della destinazione rimane quindi una considerazione fondamentale per il 23% degli intervistati, ma è comunque diminuita rispetto al 32% dell’anno scorso.

Il 40% degli intervistati vuole visitare luoghi iconici ma desidera anche avere esperienze a km zero, sostenibili e fuori dai circuiti tradizionali. Infine passa dal 13 al 21% la quota di coloro che vorrebbero allungare i loro soggiorni oltre le 2 settimane.

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