Gli italiani non intendono rinunciare a viaggiare: è quanto emerge dal 23esimo Holiday Barometer di Ipsos-Europ Assistance, che ha evidenziato come il 69% degli italiani abbia intenzione di concedersi almeno una vacanza estiva e, di questi, oltre il 30% preveda di farne più di una. Anche se il 52% teme che l’inflazione possa influenzare i propri piani, il budget medio per le vacanze è aumentato del 15% rispetto allo scorso anno, arrivando a 2.041 euro.


L’Italia resta una delle mete preferite, con il 42% dei nostri connazionali che pianifica vacanze all’interno dei confini nazionali ed è anche la destinazione più amata dai viaggiatori di tutti i paesi Europei e di quelli del Nord America. All’estero, invece, le destinazioni preferite dagli italiani sono la Spagna (13%), seguita da Francia (10%) e Grecia (7%). Il mare domina le preferenze con il 72%, in aumento del 9% rispetto al 2023, seguito dalle città d’arte (30%) e dalla montagna (25%). Agli allarmi sull’overtourism gli italiani rispondono con la ricerca dello slow tourism, con il 78% dei nostri connazionali che mostra interesse per questa forma di viaggio sostenibile. Inoltre, il 74% è disposto a esplorare destinazioni meno convenzionali per evitare il sovraffollamento. Questo trend riflette una crescente consapevolezza verso l’ambiente e il rispetto per le culture e le risorse locali.
Gli hotel rimangono la tipologia di alloggio preferita (44%), ma crescono le case in affitto (31%) e i bed&breakfast (30%),con il dato più alto in Europa. Interessante è l’aumento del 3% dei viaggi on the road in camper, che si attestano al 6%. L’auto è il mezzo di trasporto prediletto (52%), mentre il 38% sceglie l’aereo, in leggero aumento rispetto al 2023, a scegliere l’aereo è il 38% degli italiani, sotto la media europea anche se in modesto aumento (+3% rispetto al 2023). Per quanto riguarda le prenotazioni, la maggioranza (32%) dichiara di prenotare con un anticipo compreso tra i 2 e i 4 mesi, il 25% tra 2 mesi e 15 giorni; in lieve aumento (+2%) il numero di coloro che prenotano con più di 6 mesi di anticipo.
Le motivazioni principali che guidano gli italiani nella scelta delle vacanze sono il desiderio di relax (65%), la possibilità di trascorrere del tempo in famiglia e con gli amici (58%), l’opportunità di scoprire nuove culture (53%) e di imparare cose nuove, con un significativo 38% della popolazione che attribuisce importanza a tale attività, superando la media europea. Gli italiani sono anche fra coloro che più di tutti in Europa manifestano un interesse specifico nel fare nuove conoscenze durante i viaggi (il 24%).
Per il 33% dei viaggiatori (+5% rispetto al 2023) la propria capacità di parlare la lingua locale del luogo di destinazione riveste un ruolo importante nella scelta.
Tra le nuove tendenze, si diffonde sempre di più la propensione a scegliere forme di turismo slow e sostenibile come risposta al fenomeno dell’overtourism: il 78% degli italiani (il dato più alto in Europa) dichiara voler sperimentare lo slow tourism nei prossimi anni per esplorare le tradizioni e la cultura locale, mentre il 74% sarebbe disposto a viaggiare verso destinazioni meno convenzionali.
In generale, gli italiani sono fra le popolazioni più inclini d’Europa ad adottare comportamenti sostenibili in viaggio (93%), come tutelare le risorse e le economie locali e limitare il proprio impatto ambientale.
Quest’anno, sulla scelta della destinazione pesano diversi fattori, fra cui i conflitti armati (per il 51% degli italiani, con un aumento del 23% rispetto al 2023) e il rischio di eventi naturali estremi (per il 37%, in aumento del 7%), incluso il caldo eccessivo in alcune destinazioni (62%). Le motivazioni economiche rimangono rilevanti per il 58% degli intervistati e il 40% tiene in considerazione il costo della vita nel Paese di destinazione. La sicurezza personale è una priorità, con oltre il 40% del campione che teme il rischio di attentati terroristici o alla propria incolumità. In generale, il 53% esprime preoccupazione riguardo alla possibilità di vivere una brutta esperienza in viaggio, il 61% teme di ammalarsi durante il viaggio, mentre il 60% (+7% rispetto al 2023) è preoccupato per la qualità delle strutture mediche locali. Fra le altre preoccupazioni, la paura di perdere qualcosa di importante o di essere derubati (58%), il rischio di dover cancellare la vacanza (55%) e il timore che la destinazione sia sovraffollata (54%).
Gli italiani riconoscono l’importanza di proteggere il proprio viaggio, soprattutto per quanto riguarda la salute (72%), gli effetti personali (68%) e la possibilità di cancellazione (65%).
Tuttavia, solo il 30% dichiara di aver acquistato una polizza per l’ultimo viaggio, al di sotto della media europea (47%). Le ragioni sono principalmente tre: il costo, percepito come elevato dal 37% degli intervistati, il fatto che in molti non considerano la possibilità di acquistare un’assicurazione prima di partire (circa il 35%), oppure non ritengono di viaggiare abbastanza lontano o abbastanza frequentemente. Per coloro che decidono di partire assicurati, i canali di acquisto preferiti restano la Compagnia assicurativa (27%) e le agenzie di viaggio (20%). Fra i criteri di scelta della compagnia a cui rivolgersi prevalgono il costo (36%), la disponibilità di una vasta gamma di prodotti e soluzioni fra cui scegliere (15%) e la reputazione dell’azienda (13%).


(Per maggiori informazioni: www.europeassistance.it)