Per la IATA la domanda aerea nel mese di agosto 2021 rispetto allo stesso mese del 2019 – misurata in ricavi passeggeri chilometri o Rpk – è diminuita del 56%,  ancora di più di luglio scorso, quando la domanda era del 53% inferiore rispetto a luglio di due anni fa. 
Una perdita d’utenza interamente derivante dai mercati domestici, in calo del 32,2% rispetto ad agosto 2019, un forte peggioramento rispetto a luglio 2021, quando il traffico era diminuito del 16,1% rispetto a due anni fa. L’impatto peggiore è stato in Cina, mentre India e Russia sono stati gli unici grandi mercati a mostrare un sia pur marginale incremento di mese in mese rispetto a luglio 2021.
Lieve miglioramento – sempre secondo Iata – nella domanda di viaggi internazionali che in agosto hanno fatto segnare un -69% (sempre rispetto allo stesso mese del 2019) con un calo più contenuto rispetto al luglio scorso quando la diminuzione aveva toccato il -73%. 

Nello specifico, tutte le regioni del mondo hanno mostrato questo miglioramento nei viaggi aerei internazionali attribuibili all’aumento dei tassi di vaccinazione e alle restrizioni ai viaggi internazionali meno stringenti in alcune regioni.

Per tornare al consuntivo di agosto e alla ripartizione per macro aree del mondo, il peggior risultato nella domanda aerea si è avuto nella regione Asia-Pacifico con un -93%, mentre più contenuto si è rivelato il calo (-55%) in Europa e nel Nordamerica (-59%).


(Per maggiori informazioni: www.iata.org)