Secondo WeRoad, la community di giovani viaggiatori più grande d’Europa, che ha condotto una ricerca all’interno del suo Osservatorio sul mondo del travel a cui hanno partecipato 1.721 Millennials di età compresa tra i 21 e i 40 anni, l’86% di loro viaggerà mentre nel 2020 il 17% aveva preferito rimanere a casa. 
Il 44% rimarrà in Italia, il 43% visiterà un Paese europeo, ma un 13% particolarmente ottimista è convinto che farà un viaggio intercontinentale. A sorpresa poi si sta già invertendo il trend del last minute che in questi mesi sembrava essere un’eredità della pandemia destinata a rimanere: sebbene ci sia un 47% che dice che prenoterà all’ultimo momento, il 46% degli intervistati ha già prenotato entro maggio.


Il 44% non vede l’ora di partire per una vacanza beach life, il 25% non rinuncerà allo zaino in spalla per un’avventura on the road, il 25% dice che “l’importante è essere immersi nella natura”, mentre il 6% visiterà una città d’arte. Il budget è leggermente diminuito. Ora, il 13% dei giovani ha stanziato tra i 1000 e i 1500 euro e  il 17% ha intenzione di superare i 1500. Rispetto al periodo pre pandemia, per il 59% il budget è rimasto invariato, per il 25% è diminuito e per il 16% aumentato. Riguardo invece il tempo di permanenza: il 69% dice di voler stare via tra i 7 e i 10 giorni, il 24% vorrebbe invece partire per almeno due settimane, mentre cresce il fronte (7%) di chi organizzerà uno o più week-end per ferie da distribuire lungo tutta la stagione.
Il 14% dei rispondenti non viaggerà. Perché il 34% l’ha fatto nel 2020 e crede sia rischioso, il 22% non ha ferie mentre il 44% non ha abbastanza soldi. Inoltre il 57% vorrebbe contare su flessibilità per modifiche e cancellazioni visto che le regole cambiano in base alla situazione epidemiologica ma anche perché il rischio di quarantena è sempre dietro l’angolo, il 42% partirebbe se coperto da un’assicurazione covid, il 33% pensa che sarebbe utile applicare uno sconto sul prezzo magari per fare un tampone ed essere più sicuri prima di partire e il 37% aspetta date e regole certe che valgono però per tutto il periodo delle vacanze.
Insieme a BizAway, WeRoad si è concentrata poi sul settore del business travel e risulta che il 23% delle persone intervistate non vuole rinunciare ai meeting di lavoro in presenza e soltanto il 10% crede che fare riunioni in presenza e online sia la stessa cosa. Il 67% pensa sia utile avere una piattaforma che gestisca la trasferta di lavoro e l’82% vorrebbe poter gestire tutte le fasi del viaggio su un dispositivo in ottica sostenibile. Per quanto riguarda il mezzo di trasporto considerato più sicuro al primo posto c’è l’aereo (47%), poi il treno (32%) e infine l’auto (21%). Tra le accomodation il preferito è l’hotel per il 66%, per il 17% l’appartamento e per il restante 17% un B&B.

( Per maggiori informazioni: www.weroad.it)