Otto persone su dieci sono pronte a viaggiare in aereo purché vaccinati e senza il rischio di quarantene a destinazione, condividendo misure di sicurezza igienico-sanitarie e gestendo i rischi Covid-19 secondo il sondaggio Iata. L’88% degli intervistati ritiene necessario il giusto equilibrio e condivisione di misure di controllo nella gestione dei rischi Covid-19; mentre quasi la metà degli intervistati giudica esagerate le attuali restrizioni ai viaggi aerei adottate da numerosi Paesi nel mondo ed inoltre ben il 68% delle persone si sente frustrata per la perdita di libertà di viaggiare, con uno stress mentale che ha colpito ben il 40% dei viaggiatori potenziali.


Il 57% dei viaggiatori prevede, inoltre,  di viaggiare entro un periodo di due mesi dal contenimento della pandemia; il 72% desidera viaggiare per incontrare parenti e amici il prima possibile, mentre l’81% si dice propenso a viaggiare solo una volta effettuata la vaccinazione.
Riguardo le modalità legate all’emergenza sanitaria: l’84% degli intervistati ha dichiarato che non viaggerà con  l’obbligo di quarantena a destinazione, mentre il 56% rinvierà il viaggio fino a quando l’economia mondiale e del proprio Paese non si sarà stabilizzata. Mentre nell’area dei viaggi d’affari si avverte ancora una certa sofferenza e ben il 62% del campione ha dichiarato che sicuramente viaggerà molto meno per affari anche dopo il pieno contenimento del virus.
E dal momento che l’89% degli intervistati ritiene che i governi debbano standardizzare vaccini e certificati di prova e che l’80% giudica positivamente la prospettiva di un’app come Iata Travel Pass, al punto da volerla utilizzare appena possibile, diventa essenziale agire con tempestività anche sull’evoluzione tecnologica nel trasporto aereo in modalità Covid-free. Anche se è bene aggiungere che il 78% dei viaggiatori utilizzerà il Travel Pass solo a condizione di avere il pieno controllo e tutela dei propri dati personali.  
(Per maggiori informazioni:www.iata.org)