Iata ha rivisto le stime 2020-2021 per il settore aereo evidenziando che le perdite continueranno anche il prossimo anno, seppur con performances migliori. Per il 2020 è prevista una perdita netta di 118,5 miliardi di dollari (99,8 miliardi di euro), il dato è superiore alla previsione di giugno che era di 84,3 miliardi di dollari. Mentre per il 2021 si prevede una perdita netta di 38,7 miliardi di dollari (32,6 miliardi di euro), più profonda della previsione fatta a giugno di 15,8 miliardi di dollari. Salgono a 157,2 miliardi di dollari (circa 132,4 miliardi di euro) le perdite delle compagnie aeree nel biennio 2020-21.
Si prevede che un taglio aggressivo dei costi si combinerà con l'aumento della domanda a seguito della riapertura dei confini con i test e / o la disponibilità diffusa di un vaccino. Il settore si potrà vedere in positivo in termini di cassa nel quarto trimestre del 2021, prima di quanto previsto in precedenza. Di fronte a un calo delle entrate di mezzo trilione di dollari (da 838 miliardi nel 2019 a 328 miliardi) le compagnie aeree hanno tagliato i costi di 365 miliardi di dollari, da 795 miliardi nel 2019 a 430 miliardi nel 2020.
Vien fatto presente, inoltre, che il numero di passeggeri dovrebbe precipitare a 1,8 miliardi (il 60,5% in meno rispetto ai 4,5 miliardi di passeggeri nel 2019). I ricavi dei passeggeri dovrebbero scendere a 191 miliardi, meno di un terzo dei 612 miliardi guadagnati nel 2019. Il tutto in gran parte da attribuirsi ad un calo del 66% della domanda passeggeri (misurato in Revenue Passenger Kilometers / Rpk).
Inoltre, i mercati internazionali sono stati colpiti in modo sproporzionato con un calo della
domanda del 75%. I mercati interni, in gran parte spinti da una ripresa in Cina e Russia dovrebbero registrare risultati migliori e terminare il 2020 al 49% sotto i livelli del 2019.
Un'ulteriore debolezza è dimostrata dai rendimenti dei passeggeri che dovrebbero diminuire dell'8% rispetto al 2019 e da un debole coefficiente di carico dei passeggeri che dovrebbe essere del 65,5%, in calo rispetto all'82,5% registrato nel 2019, livello visto l'ultima volta nel 1993.
Iata prevede che la performance finanziaria delle compagnie aeree vedrà una svolta significativa nel 2021, anche se prevalgono perdite profonde. La perdita prevista di 38,7 miliardi di dollari nel 2021 sarà seconda solo alla performance del 2020.
Prevedendo una certa apertura dei confini entro la metà del 2021 i ricavi complessivi dovrebbero crescere fino a 459 miliardi (131 miliardi di miglioramento rispetto al 2020, ma ancora del 45% al di sotto rispetto agli 838 miliardi raggiunti nel 2019). In confronto, i costi dovrebbero aumentare solo di 61 miliardi, offrendo prestazioni finanziarie complessivamente migliorate. Le compagnie aeree perderanno comunque 13,78 per ogni passeggero trasportato.
Quanto al numero di passeggeri dovrebbe crescere fino a 2,8 miliardi nel 2021, facendo registrare un miliardo di viaggiatori in più rispetto al 2020, ma ancora 1,7 miliardi di viaggiatori al di sotto delle prestazioni del 2019.
I rendimenti dei passeggeri dovrebbero essere stabili e il load factor dovrebbe migliorare al 72,7%, un miglioramento rispetto al 65,5% previsto per il 2020, ma ancora ben al di sotto dell'82,5% raggiunto nel 2019. Sebbene l'industria vedrà delle prestazioni migliori nel 2021
rispetto al 2020, la strada per la ripresa sarà lunga e difficile. I volumi passeggeri non torneranno ai livelli 2019 fino al 2024, con i mercati nazionali in ripresa più rapidamente di quelli internazionali.
(Per maggiori informazioni: www.iata.org)