La situazione che si sta delineando nelle ultime ore evidenzia come il settore pur non essendo direttamente oggetto di provvedimenti di chiusura, di fatto veda bloccata l’attività. In una settimana si sono fermati eventi, congressi, meeting, e ora anche fiere e cerimonie. Chiusi gli impianti di risalita, fortemente sconsigliati gli spostamenti sul territorio nazionale, limitazioni alle frontiere.
Un nuovo stop che incide ancora una volta pesantemente sul settore alberghiero e che per qualcuno rischia di essere definitivo.
In una lettera al Presidente del Consiglio Conte ed ai Ministri Franceschini, Gualtieri e Patuanelli, Confindustria Alberghi ha chiesto che fin da subito il comparto possa rientrare nell’ambito degli indennizzi che si stanno prevedendo per le realtà più colpite dai nuovi provvedimenti.
Le imprese sono allo stremo, il protrarsi della crisi e questa nuova recrudescenza della pandemia allontana ulteriormente il ritorno alla normalità.
Per questo è importante che nel Decreto Indennizzi sia riconosciuta nell’immediato anche la drammatica situazione degli operatoridel settore, che peraltro si trovano anche a fronteggiare cancellazioni improvvise delle poche iniziative contrattualizzate e delle prenotazioni per i prossimi mesi invernali che appaiono ora fortemente a rischio
(Per maggiori informazioni: www.alberghiconfindustria.it)