E’entrato in vigore il nuovo dpcm settembre che proroga fino al 7 ottobre la gran parte delle restrizioni imposte ad agosto. Il decreto firmato a Palazzo Chigi e ora in Gazzetta Ufficiale conferma, di fatto, le regole di comportamento già previste: distanziamento di almeno un metro, igiene delle mani e obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi, ma anche all’aperto se la distanza minima non è garantita. Mascherina tassativa anche dalle 18 alle 6 del mattino nei cosiddetti “luoghi della movida”, ovvero quelli dove c’è rischio di assembramento. Prosegue anche lo stop alle discoteche e il divieto di pubblico negli stadi.
Sul fronte turistico il dpcm recepisce l’ordinanza di agosto del ministero della Salute: tampone obbligatorio per chi rientra dai Paesi considerati a rischio (Spagna, Malta, Grecia e Croazia) e quarantena per chi arriva da Romania e Bulgaria. Confermato anche il divieto di ingresso dagli Stati inseriti nella black list: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Serbia, Montenegro e Kosovo.
Ma qualcosa è cambiato, un passo avanti è stato fatto nell’apertura delle frontiere. È consentito ora il ricongiungimento delle coppie a livello internazionale. Chi si trova all’estero ora potrà entrare in Italia per raggiungere «la persona con cui ha una stabile relazione affettiva, anche se non convivente». Fino ad oggi l’ingresso e il transito nel territorio nazionale era consentito solamente per le seguenti ragioni: esigenze lavorative; assoluta urgenza; esigenze di salute; esigenze di studio; rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza.
Sul fronte dei trasporti locali, invece, è stato fissato all’80% il limite di riempimento di autobus, metropolitane e treni regionali. A patto che a bordo venga garantito il ricambio dell’aria.
(Per maggiori informazioni: www.governo.it)