Con il Consiglio del ministri del 7 agosto arrivano le firme del nuovo Dpcm (in vigore dal 10 agosto al 7 settembre) con il quale si prevede la ripartenza delle crociere dal 15 di questo mese e delle fiere dal 1° settembre – e del decreto Agosto. In quest’ultimo sono stati confermati i 265 milioni di euro dedicati alle agenzie di viaggi, ai tour operator, alle guide e agli accompagnatori, è stata prorogata la cassa integrazione Covid di 18 settimane e il blocco dei licenziamenti. Mille euro in tutto, invece, sono i soldi destinati agli autonomi e agli stagionali del turismo.
FONDO DA 265 MILIONI AD ADV E T.O. Rimane invariata rispetto alle bozze circolate la somma dedicata al rilancio di agenti e operatori del settore, così come viene inserito un ulteriore bonus per gli stagionali del turismo. Quanto al credito d’imposta del 60% per gli affitti degli immobili delle imprese turistiche, questo viene esteso al settore termale e prorogato di un mese. Mentre il credito d’imposta per la riqualificazione e il miglioramento delle strutture turistico ricettive viene elevato al 65%, rifinanziato con 180 milioni di euro ed esteso alle strutture ricettive all’aperto.
Previsto, poi, un contributo a fondo perduto per le attività commerciali aperte al pubblico nei centri storici, per i taxi e gli Ncc dei Comuni capoluogo di provincia o di città metropolitane che, rispettivamente, hanno registrato presenze turistiche straniere in numero pari a tre volte e una volta superiore a quello dei residenti. Possono ricevere lo stanziamento le attività che, nel mese di giugno 2020, hanno fatturato e corrispettivi inferiori a un terzo rispetto a quelli dello stesso mese dello scorso anno.
Riguardo alla tassa di soggiorno, viene aumentato di 300 milioni di euro il fondo per il ristoro ai Comuni, e per quanto concerne gli incentivi per il rinnovo del parco veicolare contenuti nella manovra di bilancio del 2019, questi vengono aumentati di 70 milioni di euro ed estesi anche ai bus turistici.
Nel pacchetto cultura, sostegno al mondo dell’editoria, dello spettacolo, dei grandi eventi, delle fiere, dei congressi e dei musei non del Mibact che hanno subito danni per l’annullamento o il ridimensionamento delle attività: le risorse sono, oggi, di 235 milioni di euro.
FISCO E CASSA INTEGRAZIONE. Cambia la norma per rateizzare il pagamento delle imposte sospese nei mesi di marzo, aprile e maggio. I versamenti possono essere effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, per un importo pari al 50% delle somme in questione, in un’unica soluzione entro il 16 settembre o mediante rateizzazione, fino a quattro rate mensili di pari importo, con il versamento della prima entro il 16 settembre. Il restante 50% potrà essere rateizzato, fino a un massimo di 24 rate mensili di pari importo con il versamento della prima rata entro il 16 gennaio 2021.
Inoltre, le imprese potranno licenziare solo al termine della cassa integrazione Covid, prorogata di 18 settimane e utilizzabile fino al 31 dicembre, o dei quattro mesi di sgravi contributivi alternativi. Confermate le eccezioni al blocco per cessazione definitiva dell’attività e fallimento mentre sarà riconosciuta la Naspi per chi firma un accordo collettivo per l’uscita. Ci saranno anche sei mesi di sgravi al 100% per assunzioni a tempo indeterminato e tre mesi per assunzioni a tempo determinato di lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti balneari.
ALITALIA E LAVORATORI AIR ITALY. La newco per Alitalia avrà a disposizione 20 milioni anziché 10, e salta la previsione della liquidazione della stessa newco in caso di bocciatura del nuovo piano industriale da parte diBruxelles. Nel decreto entra anche la norma per estendere ai lavoratori AirItaly la cassa integrazione già prevista dai precedenti provvedimenti per altre categorie e da cui i quasi 1.500 lavoratori sono attualmente esclusi perché la compagnia è in liquidazione.
SUPPORTO AL MEZZOGIORNO. Infine, un’agevolazione del 30% dei contributi previdenziali per tutte le aziende che operano nel Mezzogiorno, dal 1° ottobre al 31 dicembre prossimi. Negli anni successivi, previa autorizzazione della Commissione europea, la decontribuzione sarebbe del 30% fino al 2025, del 20% fino al 2027, del 10% fino al 2029. La misura è al vaglio della Ragioneria dello Stato.
(Per maggiori informazioni: http://www.governo.it/it/articolo/consiglio-dei-ministri-n-61/15052)