Secondo quanto stimato a maggio dal Touring Club le principali mete domestiche dei lombardi sono l’Emilia Romagna, la stessa Lombardia e il Trentino Alto Adige. Seguono Toscana, Veneto e Liguria. Una fetta più piccola è rappresentata da Marche e Sardegna . Quali saranno i potenziali effetti sul settore nel momento in cui gli italiani potranno nuovamente viaggiare e quali regioni possono “guidare” la ripresa turistica? Secondo i più recenti dati Istat le prime cinque regioni per residenti sono Lombardia (10 milioni di abitanti), Lazio (5,9 milioni), Campania (5,8 milioni), Sicilia (5) e Veneto (4,9): da sole rappresentano ben il 52% della popolazione italiana, composta da circa 60 milioni di persone.

La numerosità degli abitanti, però, non è l’unico indicatore da considerare in questo caso. Sulla propensione al viaggio incidono anche altri fattori: economici, sociali e geografici. Sempre Istat ci dice infatti che, se mediamente un italiano effettua per i motivi più diversi 1,2 viaggi all’anno, a livello territoriale ci sono differenze marcate, soprattutto tra Centro-Nord e Sud: nel Nord-Est si registra un dato di 1,8, al Centro di 1,5, al Nord Ovest di 1,3, mentre al Sud (0,6) e nelle lsole (0,5) i dati sono molto più contenuti.Effettivamente, guardando questa volta al numero di presenze generate in Italia dai residenti nelle diverse regioni, vediamo come la propensione al turismo generi una fotografia differente (rispetto al solo numero di abitanti) di chi in realtà traini il comparto: le prime cinque sono infatti Lombardia (46,7 milioni di presenze), Lazio (21,5 milioni), Veneto (20,4), Emilia-Romagna (19) e Campania (17,2) che “producono” da sole quasi il 60% delle presenze domestiche totali. Se consideriamo parallelamente i dati della spesa turistica degli italiani in Italia – da una nostra stima circa 65 miliardi di euro – i lombardi contribuirebbero per circa 14 miliardi, i laziali e i veneti per circa 6,5 miliardi ciascuno, gli emiliani-romagnoli per quasi 6 e i campani per poco più di 5 miliardi di euro. Tra le regioni ben quattro hanno come prima destinazione di viaggio lo stesso ambito regionale di residenza (fa eccezione la Lombardia che è secondo mercato per i lombardi). In particolare, si segnala che un terzo delle presenze prodotte dai veneti e dagli emiliano-romagnoli resta all’interno delle rispettive regioni. Ciò si spiega con il fatto che sono molto estese ma anche perché quasi tutte dispongono di un affaccio sul mare, elemento trainante del turismo domestico. Non è un caso quindi che sia proprio la Lombardia a fare eccezione e ad avere come primo mercato l’Emilia-Romagna.

( Per maggiori informazioni:www.touringclub.it)