Secondo Jfc la tassa di soggiorno nel 2019 aveva permesso di incassare 622 milioni di euro in 1.069 Comuni con un incremento del +13,7% , nel 2020 dovrà ridimensionare, e di molto, le stime.

Nel 2020 – si assesterà, in una proiezione più ottimistica, ad un'entrata pari a 273 milioni di euro, contro i 622 milioni complessivi incassati nel 2019, segnando quindi una riduzione del -56,2%. Le altre proiezioni indicano scenari ancora più negativi, che portano ad una perdita – nel caso di maggiore prolungamento del lockdown – a un incasso annuale dell’imposta di soggiorno pari a 145 milioni totali nel 2020 (vale a dire una riduzione del -76,7% rispetto all’anno scorso). La previsione di Jfc prende in esame tre diversi scenari prospettici. Nel primo, che prevede un incasso di soli 273 milioni e quindi un calo del 56,2%, il lockdown termina a metà aprile, il riavvio dei primi flussi avviene a fine aprile e il ritorno alla normalità (intendendo come tale non la ripresa completa dei flussi turistici ma il termine definitivo di eventuali misure di protezione sociale e sanitaria e limiti alla mobilità a livello internazionale) a dicembre.Nel secondo, che prevede un incasso di soli 203 milioni e quindi un calo del 67,4%, il lockdown termina a inizio maggio, il riavvio dei primi flussi avviene a fine maggio e il ritorno alla normalità nella primavera 2021. Nel terzo, che prevede un incasso di soli 145 milioni e quindi un calo del 76,7%, il lockdown termina a inizio giugno, il riavvio dei primi flussi avviene a luglio e il ritorno alla normalità nell’estate 2021. 

(Per maggiori informazioni: www.jfc.it)