Il 2019 è stato un anno importante per il settore alberghiero che nell’ insieme, considerando anche le stime delle transazioni normalizzate di immobili ad uso alberghiero rilevate dall’ Agenzia delle Entrate, avrebbe raggiunto un valore complessivo di 5 miliardi di euro in transazioni, con i soli investimenti “corporate” a quota 3, 3 miliardi di euro, quasi 5 volte il volume registrato nel 2018 (718 milioni di euro).
Gli alberghi italiani sono considerati ora, e lo saranno anche nel futuro a dispetto del momento contingente, un solido investimento per gli investitori stranieri, a cui è attribuibile il 77% del capitale investito lo scorso anno nel segmento “corporate". Nel 2019 la prevalenza degli investimenti si è comunque concentrata soprattutto sui singoli asset a uso alberghiero: una cifra record di circa 1,7 miliardi di euro, pari al 54,6% del totale. A livello geografico, nel 2019 la quota principale del capitale investito è riconducibile alla provincia di Venezia (20,8%), seguita da Roma (14,4%), poi Catania, Milano, Firenze e Genova. In tema di numero di camere è invece il capoluogo lombardo a primeggiare con il 17,9% di share sul totale, seguono Venezia (14%) e la capitale (12,5%). Per quanto concerne nello specifico il numero di camere, nel 2019 sono state transate oltre 7.000 unità (+ 77,7% rispetto al 2018), di cui il 60% nel Nord Italia, il 23% al Centro, il 17% al Sud. Un risultato in netto incremento ripetto al 2018, anno in cui il totale era di circa 3.991 camere (il 42% nel Nord, il 24% al Centro e il restante 34% al Sud).
(Per maggiori informazioni: www.gabettiagency.it)