Si è tenuta, lo scorso 22 Gennaio,  la XXVI giornata di Orientagiovani promossa da Confindustria e Luiss con il sostegno di Umana e la partecipazione di Unindustria. E’ stato un momento di incontro tra impresa e studenti in cui è stato presentato il fabbisogno delle competenze più richieste dalle imprese nel prossimo triennio. Secondo le previsioni, frutto di elaborazioni dell’Area Lavoro, Welfare e Capitale Umano di Confindustria sulla base di dati Istat e Unioncamere,  saranno circa 200mila i posti di lavoro a disposizione nel prossimo triennio (2020-2022) nei vari settori tra cui il food.

Gli imprenditori cercano figure professionali che in più di 1 caso su 3 sono di difficile reperimento, per gli under 29 si farà fatica a selezionarne 1 su 2. L'offerta formativa è  infatti carente soprattutto per le competenze scientifiche e tecniche medio-alte.

Ci sono settori che si caratterizzano per una forte domanda di nuovi posti di lavoro a prescindere dal turn-over dei lavoratori che andranno in pensione. È il caso dell'ICT la cui domanda di lavoro è stimata sui 40mila individui nel triennio 2020-2022 ( in cui  tra le figure più richieste si segnalano: il programmatore; il progettista/sviluppatore di software e app, il data-scientist) ma anche il  settore alimentare in cui gli ingressi complessivi entro il 2020 saranno circa 45mila, con una crescita di quasi +15mila rispetto allo scorso anno, con una forte domanda di giovani under29. 

Nel corso dell'evento sono state, inoltre, premiate le imprese eccellenti che si sono distinte per l'alternanza scuola lavoro (con il riconoscimento del BAQ, il Bollino per l'Alternanza di Qualità) e la collaborazione con gli ITS (con il riconoscimento del BITS, il Bollino Impresa in ITS). Per il 2019 la migliore azienda nella graduatoria BAQ è stata la Co.Mac di Bergamo, mentre la migliore azienda nella graduatoria BITS è del settore del turismo, la Accorhotels Italia.

(Per maggiori informazioni: https://www.confindustria.it/home/media/comunicati-stampa/tutti-i-comunicati/ORIENTAGIOVANI-CONFINDUSTRIA-NE-+PROSSIMI-TRE-ANNI-200MILA-POSTI-DI-LAVORO-IN-SETTORI-TECNICO-SCIENTIFICI-IMPRESE-NON-TROVANO-UN-GIOVANE-SU-DUE)