- cerimonia alla presenza di Renato Mazzoncini, AD FS, Claudia Cattani e Maurizio Gentile, Presidente e AD RFI
- presenti Assessore Vincenzo Ceccarelli e Sindaco Monica Marini
- dal 1868 produce componenti per l’infrastruttura nazionale
Firenze, 4 giugno 2018
Un’eccellenza ingegneristica da 150 anni al servizio delle ferrovie e del Paese.
È questo il traguardo raggiunto dall’Officina Nazionale Armamento di Pontassieve, celebrato oggi da Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Italiane, Claudia Cattani e Maurizio Gentile, Presidente e Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana, insieme a Vincenzo Ceccarelli, Assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità della Regione Toscana, e Monica Marini, Sindaco di Pontassieve.
Nata nel 1868 per iniziativa della Società per le strade ferrate romane e acquisita nel 1905 dalle FS, l’Officina diviene nel corso degli anni un vero e proprio punto di riferimento per la produzione, la manutenzione e la riparazione dell’infrastruttura ferroviaria nazionale e degli elementi fondamentali per il suo funzionamento, in particolar modo scambi e apparecchiature per i binari.
Oggi l’Officina di Pontassieve costituisce un polo tecnologicamente avanzato, leader nella produzione di componenti dei binari, sia standard sia speciali, con un organico di circa 100 lavoratori e un fatturato annuo di oltre 67 milioni di euro. Nel 2017 sono stati realizzati circa 1.200 deviatoi e 4.000 giunti.
Un sito produttivo che rappresenta appieno l’anima delle FS Italiane, coniugando allo stesso tempo esperienza e tradizione ma anche innovazione e sviluppo tecnologico. L’Officina Nazionale Armamento di Pontassieve fa infatti parte dei vari siti produttivi attraverso i quali Rete Ferroviaria Italiana supporta i processi manutentivi e, quindi, le performance dell’infrastruttura. Una storia industriale di successo, destinata a continuare grazie ai progetti di ampliamento attualmente in corso, che consentiranno di introdurre nel ciclo produttivo nuove lavorazioni.
“Celebrare i 150 anni di quest’Officina – ha dichiarato Renato Mazzoncini – ci aiuta a ripercorrere la storia delle ferrovie e, quindi, del Paese. Una lunga e prestigiosa sequenza di innovazioni, sperimentazioni, record, grandi investimenti infrastrutturali e quindi di sviluppo, modernità, know how e soprattutto professionalità degli uomini e delle donne che hanno nei secoli tenuto alto il nome di questa officina e che oggi ne rappresentano il vero valore. Il bagaglio di cultura tecnica e di esperienza custodito qui è un requisito imprescindibile per immaginare il futuro delle Ferrovie dello Stato Italiane e per proiettarci nelle sfide della mobilità che ci attendono”.
“Rete Ferroviaria Italiana – ha dichiarato Maurizio Gentile – è oggi una delle principali realtà industriali per la complessità dei propri processi produttivi. L’Officina di Pontassieve è infatti parte di un sistema più ampio di poli produttivi che comprende anche l’Officina Nazionale Armamento Fonderia di Bari e l’Officina Nazionale Apparecchiature Elettriche di Bologna, oltre ai siti per i mezzi d’opera di Catanzaro e di Carini. Poter disporre di tali asset ci consente di avere strategie produttive di visione più ampia e di essere quindi più competitivi”.