- nove convogli regionali su 10 arrivano puntuali
- cancellate per cause imputabili a Trenitalia meno dello 0,4% delle corse programmate
- migliorano gli indici di gradimento del servizio: l’82,7% dei clienti si è dichiarato soddisfatto del viaggio nel suo complesso, con una crescita di 6,6 punti percentuali negli ultimi due anni
- in dodici mesi: quasi due milioni di treni circolati, per oltre 451 milioni di viaggiatori
Il 2017 si chiude con 9 treni regionali su 10 arrivati a destino puntuali e comunque non oltre i 5 minuti dall’orario previsto; un miglioramento di 4 punti percentuali rispetto al 2014. La regolarità delle corse raggiunge il 98,9%, con cancellazioni totali ridotte all’1,1% e inferiori allo 0,4% per cause imputabili a Trenitalia. Cancellazioni più che dimezzate rispetto a quattro anni fa.
A confermare il trend positivo del 2017 è il giudizio dei clienti: nell’ultima indagine chiusa a novembre l’83,2% si è dichiarato soddisfatto del viaggio nel suo complesso, facendo salire la media del periodo da gennaio a novembre dal 76,1% del 2015 all’82,7% del 2017, con una crescita in due anni di 6,6 punti percentuali.
Risulta superiore alla media generale l’arrivo in orario dei treni in circolazione nelle ore di punta del mattino: nella fascia 6-10 è il 92% ad arrivare puntuale, percentuale in linea con quella dello scorso anno. Il trend continua a essere positivo: la puntualità reale aumenta di 4 punti percentuali rispetto al 2014, di un punto rispetto al 2015 e di 0,1 vs 2016.
Sono indici che, considerando le sole cancellazioni (meno dello 0,4%) e ritardi (2,9%) imputabili direttamente a Trenitalia, salgono oltre il 99,6% come regolarità e 97,1% per la puntualità, a dimostrazione che la macchina industriale e organizzativa di Trenitalia sta confermando la sua positiva evoluzione.
Il bilancio del 2017 tiene conto del volume di servizi prodotti in tutt’Italia, pari a un milione e 930.014 treni circolati in tutte le Regioni e Province Autonome dove Trenitalia gestisce il servizio, percorrendo complessivamente 155 milioni e 250.085 km con 451 milioni e 56.796 passeggeri saliti a bordo, in crescita dello 0,5% rispetto al 2016.
Se da una panoramica nazionale si passa a un’analisi più dettagliata delle singole regioni si evidenzia come le migliori performance in fatto di puntualità reale, che tenendo conto di tutti i ritardi restituisce quanto effettivamente vissuto dai clienti, si registrano in Friuli Venezia Giulia, con il 94,7% dei treni puntuali, a seguire la Provincia Autonoma di Bolzano, con il 94,1%, l’Abruzzo con il 93,5%, la Provincia Autonoma di Trento con il 93%, poi il Veneto 92,6%, le Marche 92,1%, il Lazio 91,9%, la Toscana 90,8% e la Valle d’Aosta 90,5%. Per quanto riguarda la regolarità del servizio, invece, sul podio salgono la Provincia Autonoma di Trento, le Marche e l’Umbria con appena lo 0,4% delle cancellazioni.
Il trend della puntualità Trenitalia, con poche eccezioni, risulta tuttavia positivo un po’ in tutte le regioni, con punte più elevate nel Lazio, a seguire Emilia Romagna, Liguria, Basilicata e Umbria. Quello della regolarità vede eccellere la Puglia, l’Abruzzo e la Liguria.
L’ultima indagine demoscopica, condotta a novembre da una società esterna al Gruppo FS, ha evidenziato un miglioramento nel giudizio che i clienti danno del servizio sia nel confronto con gli anni precedenti 2016 e 2015 (+2,6% vs novembre 2016 e +6,8% vs novembre 2015), sia con il cumulato annuo (+3,1% vs il 2016 e +6,6% vs il 2015).
Il gradimento maggiore a novembre si registra nella facilità di ottenimento, completezza e chiarezza delle informazioni ricevute (97,1%), nell’ambito della preparazione del viaggio e nella facilità/comodità di acquisto dell’abbonamento/biglietto (96,1%).
Per quanto riguarda la permanenza a bordo le percentuali migliori si registrano nell’aspetto, cortesia e professionalità del personale (94,7%) e nell’illuminazione della carrozza (94,4%).
Rispetto a novembre 2016 i trend di maggiore crescita si registrano in: permanenza a bordo +5,4 p.p. (84,8% vs 79,4%), puntualità +5,2 p.p. (74,8% vs 69,6%) e pulizia +5 p.p. (73,2% vs 68,2%).