Dall’Agenzia delle Entrate in arrivo un provvedimento che consentirà il rimborso della tassa di possesso agli armatori proprietari delle imbarcazioni soggette alle nuove aliquote definite lo scorso mese di luglio.
Si è tenuto quest’oggi il convegno “Scegliere la nautica: politica, fisco, imprese per tornare ad essere industria leader” previsto nell’ambito di Forum UCINA, il contenitore di appuntamenti istituzionali organizzato dall’Associazione durante il 53° Salone Nautico di Genova.
All’incontro hanno partecipato Attilio Befera, Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Massimo Mucchetti, Presidente della 10° Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) del Senato della Repubblica, Felicio Angrisano, Comandante Generale delle Capitanerie di Porto, e Anton Francesco Albertoni, Presidente di UCINA, Confindustria Nautica.
Politica, istituzioni e impresa hanno convenuto sull’importanza e le potenzialità dell’industria nautica in un confronto che ha evidenziato un clima costruttivo, che gli operatori del settore non possono che auspicare di giovamento al comparto.
Più in particolare, Attilio Befera ha sottolineato l'avvento di un modo diverso di considerare la nautica, come elemento di sviluppo del Paese e non solo come elemento di prelievo. "E' stata superata la vecchia impostazione - ha dichiarato Befera - che prendeva in considerazione il possesso soltanto di pochi beni, tra cui le barche, valutati come indicatori di ricchezza, al cui valore venivano applicati determinati moltiplicatori per desumerne presuntivamente il reddito del proprietario. Con il nuovo redditometro, invece, tutte le spese sono uguali e sono prese in considerazione in quanto tali. Inoltre - ha proseguito Befera - è di prossima diffusione, una volta definiti gli ultimi dettagli tecnici, un provvedimento che consentirà il rimborso della tassa di possesso agli armatori proprietari delle imbarcazioni soggette alle nuove aliquote definite lo scorso mese di luglio".
Massimo Mucchetti ha invece posto l’attenzione sulla centralità del comparto nautico nella sua globalità (produzione e servizi) dichiarando: “La nautica, ambasciatrice naturale del made in Italy, può dare un contributo prezioso alla ripresa tanto più se la costruzione delle imbarcazioni diventa il primo anello di una catena del valore che prosegue nei servizi: dalla registrazione ai porti, dal commercio alla finanza di supporto. I cantieri ci credono, come dimostra lo sforzo fatto per trattenere le maestranze qualificate nonostante il calo del fatturato di questi anni. Ci deve credere anche il governo proseguendo nella svolta fiscale e nella semplificazione burocratica. L'Italia può e deve essere attraente come la Gran Bretagna, la Croazia, la Francia”.
Soddisfazione da parte del Presidente di UCINA, Anton Francesco Albertoni, che dichiara: “Il cammino di confronto con le istituzioni, portato avanti dall’Associazione in rappresentanza delle aziende del comparto, sta cominciando a dare risultati positivi che sono sotto gli occhi di tutti. Soltanto un anno fa, questo incontro non sarebbe stato neppure ipotizzabile. Oggi possiamo invece affermare che il clima di collaborazione che si è instaurato con le istituzioni rappresenta un asset fondamentale per la ripresa della nautica, uno dei settori industriali del Paese con i maggiori margini di sviluppo”.
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