L’annuale indagine conoscitiva sullo stato dell’arte delle imprese nautico-turistiche associate ad ASSOMARINAS, l’Associazione Italiana dei Porti Turistici aderente a Ucina Confindustria Nautica e a Federturismo presentata a Marina di Stabia nel corso dell’Assemblea generale dell’Associazione, registra evidenti segni negativi.

“E’ crisi evidentissima e generalizzata- evidenzia l’indagine - secondo le previsioni degli operatori, non ad un’inversione, ma solo ad eventualmente attenuarsi un po’ il prossimo anno…forse”.

Incertezza, dunque, per un mercato nautico in forte decrescita per la crisi economica generale ma anche per normative fiscali che ne penalizzano lo sviluppo. “Work in progress tra recessione e programmi di sviluppo- Fisco. Territorio e Impresa” è stato il tema di fondo affrontato dall’affollatissima Assemblea.
Un vero convegno moderato dal giornalista del mensile Nautica Massimo Bernardo che introducendo il dibattito ha ricordato come “sia oggi necessario il dover coinvolgere comuni ed enti locali nel sostenere ogni iniziativa imprenditoriale legata alla valorizzazione della costa valutando con estrema cautela tutte le nuove proposte progettuali relative a strutture destinate alla nautica da diporto che non prevedano il mero ampliamento di strutture esistenti o che non siano già state recepite da strumenti urbanistici vigenti o, ancora, che non siano già prossime alla conclusione della procedura di approvazione”.

Ed è proprio su questo invito che il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio trasmetterà agli enti locali della costa una lettera, già approvata nel corso dell’Assemblea, nella quale dopo aver descritto lo stato di crisi del settore e le sue devastanti conseguenze sulle imprese portuali-turistiche, evidenzia come “ la crisi della nautica da diporto abbia assunto carattere strutturale e non occasionale con la tendenza di protrarsi almeno per un quinquennio, a causa del modificarsi del potere d’acquisto dei consumatori; che rispetto ad una dotazione nazionale di 150.000 posti barca siano attualmente in costruzione ulteriori 18.000 ormeggi, mentre altri 30.000 sono in corso di valutazione progettuale e che solo il 30% delle unità nautiche di nuova costruzione ed immissione nel mercato internazionale necessita effettivamente, in quanto costruito da unità non barellabili, di un posto barca ricavato su specchio acqueo”.

Da qui l’invito ai Sindaci e ai presidenti delle Regioni marittime italiane, “al fine di non pregiudicare il precario equilibrio delle attività esistenti e garantire la sostenibilità economica delle iniziative imprenditoriali turistiche in corso di completamento o di imminente apertura, di valutare con estrema cautela le nuove proposte progettuali “. Tra le numerose relazioni che hanno animato la parte pubblica dell’Assemblea ricordiamo l’intervento del direttore generale di Federturismo Antonio Barreca che ha annunciato una prossima audizione al Senato per presentare un documento contenente temi e proposte dell’industria turistica italiana tra le quali quelle riguardanti la portualità turistica. “L’azione di Federturismo – ha affermato Barreca è stata di sostegno alla valorizzazione delle risorse costiere del nostro Paese con un costante pressing di sensibilizzazione nei confronti del Governo e del Parlamento dai quali ci aspettiamo un concreto segnale a salvaguardia del settore della portualità turistica della quale Assomarinas è autorevole rappresentante nel mondo confindustriale”.

Sul fronte del Fisco, in particolare per gli armatori, buone notizie arrivano dall’Agenzia delle Entrate grazie ad una prossima revisione degli indici di capacità contributiva (Redditometro). Lo ha comunicato all’Assemblea il prof. Franco Vernassa consulente tributario di Federturismo: “Il possesso di un’imbarcazione (sia in proprietà che in leasing n.d.r.) dovrebbe incidere in misura minore negli accertamenti di reddito del contribuente. Infatti nel nuovo Redditometro – che dovrebbe entrare in vigore entro fine anno – oltre al possesso dell’imbarcazione verranno conteggiati altri 57 beni e servizi in uso al contribuente spalmando così la determinazione della capacità contributiva su una più ampia disponibilità di beni e servizi rispetto ai soli 9 indici della precedente versione del Redditometro”.
Ma è stato il prof. Avv. Stefano Zunarelli ad annunciare un’importante novità per il rilancio della portualità turistica con la nuova normativa in materia di projet financing. “ Questo è uno strumento che da un lato per l’investitore privato conferma la possibilità di assumere l’iniziativa imprenditoriale per la realizzazione delle strutture – ha affermato l’illustre giurista – dall’altro dà maggiore certezza rispetto al regime stabilito con il DPR 509/98 (n.d.r. il cosiddetto decreto Burlando destinato però ad essere superato) ponendo finalmente fine ai dubbi sulle procedure amministrative da seguirsi.

Ciò consentirà di accelerare i tempi di realizzazione delle strutture e di diminuire i rischi e i costi di un contenzioso purtroppo, oggi , frequente” . Da parte sua l’arch.Vittorio Impallomeni ha presentato “Assomarinas Pass”, evoluzione tecnologica di quella prassi già avviata con successo grazie alla quale gli armatori che avevano un contratto d’ormeggio valido con una delle marina del network Assomarinas potevano usufruire di uno sconto del 10% presso le marine aderenti all’iniziativa. Tutto ciò oggi viene inglobato in una nuova “card elettronica” che sarà distribuita dalle marine in collaborazione con Assomarinas, ai propri clienti”.Alla parte pubblica dell’assemblea hanno partecipato tra gli altri il Sindaco dio Catellammare di Stabia on.Luigi Bobbio, l’on.Gioacchino Alfano e l’Amm. Domenico Picone comandante della Direzione Marittima della Campania.

(Per maggiori informazioni: www.marinas.it - http://www.ilnautilus.it/porti/2012-09-18/assomarinas-i-dati-sullindagine-dei-marina_11709/)