Continua a ridursi il gap sul 2019 per il traffico passeggeri negli aeroporti italiani, arrivati ormai all’85 per cento di quanto fatto registrare prima della pandemia. I dati definitivi del 2022 di Assaeroporti certificano un risultato da 164,6 milioni di pax per gli scali nazionali, più del doppio rispetto allo scorso anno, ma ancora indietro di più di 28 milioni rispetto al dato migliore di sempre. Un risultato che risente però ancora delle difficoltà della prima parte dell’anno, quando i volumi erano rimasti inferiori del 39 per cento per poi ridursi a -7 nel trimestre estivo e -9 nell’ultimo periodo del 2022.
Secondo l'Enac la consistente ripresa del settore del trasporto aereo emerge dal recupero di oltre l’85% del traffico pre-pandemia. Il portato più rilevante che emerge dal bilancio 2022 degli aeroporti italiani, capaci di mettere insieme 164,5 milioni di passeggeri e di raddoppiare i volumi rispetto allo scorso anno, riducendo in tal modo ulteriormente il gap rispetto ai valori pre pandemia (gap del -15% rispetto al traffico 2019). Con riferimento alle principali direttrici del traffico di linea e charter (flussi di traffico con origine destinazione Italia verso/da le principali aree geografiche mondiali) il 2022 mostra tassi di crescita elevati in tutte le aree geografiche rispetto al 2021 (+364,9% Nord America e Nord Atlantico; +276,7% Medio Oriente e Asia del Pacifico; +169,9% Africa e Oceano Indiano) sebbene il gap rispetto ai flussi registrati nel 2019 sia ancora consistente in particolare per Caraibi e Sud America (-64,7%) , Medio Oriente e Asia del Pacifico (-50%).
Il 31 gennaio è stato registrato dalla Corte dei Conti il Decreto n. 52/23 per l’adozione delle Linee Guida Ecosistema TDH022 del Ministero del Turismo. Le Linee Guida Ecosistema TDH022, consentiranno a soggetti pubblici e operatori privati – previa sottoscrizione di specifici accordi con il Ministero – di interoperare con il Tourism Digital Hub, la piattaforma tecnologica sottostante al portale Italia.it, voluta dal Ministero del Turismo e supportata dai finanziamenti del PNRR per strutturare sinergie stabili nell’ecosistema turistico italiano, al fine di promuovere l’offerta e accrescere, in tal modo, la competitività del settore turistico della nostra nazione.
Il “per sempre” fa tappa fissa in Italia. Il turismo del wedding premia la Penisola che nel 2022 è stata scenario di oltre 11mila matrimoni stranieri. I viaggiatori internazionali hanno scelto un viaggio nel Bel Paese per celebrare le nozze. E’ espressione di un settore in ripresa. Il destination wedding, infatti, si riallinea ai numeri del pre-pandemia. I dati emergono dall'Osservatorio Destination Weddings in Italy, condotto da Centro Studi Turistici e finanziato dal Ministero del Turismo, presentati oggi a Roma da Enit e Convention Bureau Italia. Sulla base della durata del soggiorno delle coppie e degli invitati alla cerimonia (3,3 notti in media), per il 2022 l'Osservatorio stima in 619mila gli arrivi e in oltre 2 milioni le presenze turistiche collegate al destination wedding, producendo un fatturato stimato di 599 milioni di euro, circa l’11% in più rispetto ai livelli stimati nel 2019, ultimo anno pre-Covid.
Il 12 febbraio, alle ore 14.00, presso la Sala Coral 5 della BIT, a Milano, si terrà il convegno organizzato da Federturismo Confindustria “TOURISM4.0 - Le opportunità della digital innovation per le imprese del turismo", nel corso del quale sarà presentato il progetto Tourism 4.0 finanziato dal programma COSME dell'Unione europea, di cui Federturismo Confindustria è il leading partner.
Obiettivo del progetto, al quale partecipano 10 organizzazioni in rappresentanza di sei Paesi europei (Italia, Spagna, Portogallo, Croazia, Polonia, Malta) è fornire, attraverso l’impiego di strumenti e soluzioni digitali innovative, supporto tecnico e finanziario alle piccole e medie imprese dell'industria turistica europea per migliorare la loro produttività, sostenibilità e crescita sul mercato.
Roma, 1 febbraio 2023
Si è tenuto oggi, nella sede dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, “Il valore delle professioni del turismo”.
Secondo il portale GlobeNewswire l’asset del turismo culturale raggiungerà quota 12 miliardi di dollari di fatturato entro il 2028 nel mondo, dopo aver sfiorato i 5 miliardi nel 2021. Previsione consolidata anche dalle stime del portale Future Market Insights secondo cui il Nord America, l’Asia orientale e l’Africa sono alcuni dei paesi che favoriscono l’ascesa di questo mercato, anche se l’Europa è la vera e propria capitale del turismo culturale prendendosi la scena visto che potrebbe generare la metà delle entrate totali grazie alla presenza sul territorio di musei, borghi e attrazioni varie.Tra i principali paesi del territorio europeo, la crescita maggiore si verificherà in Germania e in Italia.
È boom di coppie straniere che nel 2022 hanno scelto di sposarsi nel nostro Paese e l’Italia continua ad essere tra le mete più ambite per il wedding tourism. Ma chi sceglie l’Italia come location di nozze? Quale l’impatto economico generato dalle coppie di stranieri in Italia? Quali sono i principali trend di questo fenomeno e le prospettive per il 2023? Enit e Convention Bureau Italia il 1° febbraio alle ore 11.30, a Roma presso la sede dell'Enit, presentano i dati aggiornati dell’Osservatorio Destination Weddings in Italy, condotto dal Centro Studi Turistici e finanziato dal Ministero del Turismo.