UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA: PRESENTATO PRESSO IL MINISTERO DEI TRASPORTI IL FUNZIONAMENTO DEL REGISTRO TELEMATICO DELLA NAUTICA DA DIPORTO
CARLA DEMARIA: “UN’ATTIVITA’ FONDAMENTALE PER DARE CERTEZZA E NUOVO SLANCIO AL MERCATO”.
Confindustria Reggio Calabria è partner di Fondazione Mediterranea nell’evento in programma mercoledì 5 e giovedì 6 giugno prossimi nella sala Giuditta Levato di palazzo Tommaso Campanella, sede del Consiglio regionale, dal titolo “La Calabria che vogliamo”.
Realizzare il Salone Nautico più rappresentativo dell’eccellenza del Made in Italy. Offrire il miglior panorama espositivo in termini di layout e servizi a pubblico ed espositori. Questi sono gli obiettivi del 59° Salone Nautico, organizzato da UCINA Confindustria Nautica a Genova dal 19 al 24 settembre 2019.
La presentazione della prossima edizione è in corso a Milano, presso la sede de Il Sole 24 Ore, con gli interventi del Presidente de Il Sole 24 Ore, Edoardo Garrone, del Sindaco di Genova, Marco Bucci, del Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti e del Presidente di UCINA Confindustria Nautica, Carla Demaria, moderati da Antonio Macaluso, editorialista del Corriere della Sera.
Un’edizione, la 59ima, i cui numeri sono ormai consolidati tanto da dover gestire il surplus di richieste a fronte dello spazio disponibile: “La macchina organizzativa del Salone Nautico è in anticipo del 26% rispetto allo scorso, un dato che conferma che le aziende hanno già programmato dallo scorso anno la partecipazione al Nautico, piattaforma irrinunciabile per lo sviluppo del business – dichiara Alessandro Campagna, Direttore Commerciale del Salone Nautico - Possiamo dire di essere già arrivati al 100% del target prefissato.”
Il denominatore comune dell’edizione 2019 del Salone Nautico è rappresentato dalla richiesta di maggior spazio espositivo: nel panorama di yacht e superyacht assistiamo ad un incremento del 28%, con una tendenza maggiore su open e fly; aumenta del 48% la domanda per la vela, sia per quanto riguarda gli entry level sia sul top di gamma, la cui dimensione aumenta ancora (fino a 70/80 piedi). Cresce del 73% la richiesta nel settore dei fuoribordo, dato che rispecchia le ottime performance di questo comparto. Le richieste del mondo degli accessori crescono, anch’esse, del 35%. Nell’insieme il 48% di questo incremento proviene dall’estero. “In termini di brand esposti, ad oggi possiamo crescere solamente del 3% - continua Alessandro Campagna - Abbiamo già dovuto individuare nuove soluzioni tecniche per far fronte all’aumento delle richieste, dall’estensione dei pontili, all’ottimizzazione di alcune aree all’aperto.”
Per quanto riguarda la comunicazione in Italia, il piano di comunicazione del Salone Nautico in Italia prevede, per il 2019, un incremento del 32% dell’investimento dedicato in particolare a radio e televisione.
Sul fronte internazionale, è già attiva dal mese di marzo la campagna di comunicazione estera del Salone Nautico inserita nel Piano Straordinario di Promozione del Made in Italy varato dal Ministero dello Sviluppo Economico e reso operativo da ICE Agenzia. Le attività prevedono una massiccia presenza sulle più importanti riviste estere di settore e un progetto di incoming di 150 tra giornalisti e operatori esteri provenienti da 29 Paesi.
Un Salone Nautico espressione delle eccellenze anche sul fronte degli sponsor: è firmata BMW l’auto ufficiale della 59°edizione, Breitling si conferma l’orologio ufficiale della manifestazione. Main sponsor, per il secondo anno consecutivo, Fastweb, che rinnova la fornitura free WI-FI a pubblico ed espositori per tutta la manifestazione.
Federturismo Confindustria, in qualità di coordinatore del progetto europeo “Next Tourism Generation Alliance” (Erasmus+ - DG Grow, Commissione Europea), e Unioncamere, in qualità di partner, organizzano il 6 giugno alle ore 14.30 presso Unioncamere, in Piazza Sallustio 21, a Roma, un incontro ristretto con i principali attori dell’industria turistica italiana per dare avvio alla costituzione del Forum delle Competenze per il turismo come previsto nel programma di lavoro.
Secondo uno studio di Phocuswright per il turismo europeo si prevede, almeno fino al 2022, una crescita del 12%, con l’Italia protagonista. Le entrate turistiche nel corso di quest’anno raggiungeranno i 295 miliardi di euro rispetto ai 286 dello scorso anno, ma il 2019 sarà l’anno del definitivo sorpasso delle vendite online che raggiungeranno il 51% del totale. Un’onda lunga che porterà il turismo continentale alla soglia dei 320 miliardi di euro entro il 2022 con il settore online che vedrà incrementare la sua fetta di mercato fino al 55%. Ma la sorpresa dell’analisi di Phocuswright riguarda le stime italiane. Nel periodo 2018-22, infatti, l’Italia registrerà una crescita totale del +5,5% e un aumento a doppia cifra del settore online (+10,9%). Previsioni più alte delle altre realtà europee: dalla Spagna (+1,5% totale e +4,2% online) alla Francia(+2,9% totale e +4,9% online) fino al Regno Unito (+2,6% generale e +4,4% online).
Gli italiani optano per viaggi più brevi ma più frequenti: questo il dato principale che emerge dall’Avis Travel Trends report 2019.
Dallo studio che ha coinvolto i viaggiatori di Regno Unito, Francia, Spagna, Germania e Italia che hanno in media effettuato tre brevi vacanze all’anno, di età compresa tra i 25 e i 34 anni e con più di 65 anni emerge che a livello europeo, sono gli italiani a vincere la palma di viaggiatori amanti delle ‘mini-vacanze’, seguiti da spagnoli e francesi.
Secondo i dati provvisori dell’Istat, lo scorso anno, le presenze sono state pari a 428 milioni, confermando la tendenza positiva del 2017, che si era chiuso con un incremento di 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Rispetto al 2017 sono aumentate entrambe le componenti della domanda turistica: quella dei turisti italiani e quella dei turisti stranieri. In particolare gli arrivi degli stranieri sono cresciuti del 3,3% e le presenze del 2,6. Gli italiani hanno invece fatto registrare un incremento di 1,9 punti percentuali in termini di arrivi e di un punto per le presenze. Lo scorso anno ha visto anche il sorpasso della clientela internazionale su quella italiana, con il 50,5% di share sul totale presenze.
Gli italiani sono i crocieristi più giovani d’Europa, con il totale complessivo che si avvicina al milione. E’ di 43 anni l’età media degli italiani saliti a bordo di una nave da crociera nel 2018, contro una media europea di 50 anni, 57 per i britannici, 49 per i tedeschi e 46 per gli spagnoli. Secondo l‘Europe Market Report di Clia lo scorso anno l’Italia ha totalizzato 831 mila passeggeri, con una crescita dell’8% sul 2017 e dell’11% sul 2016.
Questa crescita (+80 mila in due anni) proietta il raggiungimento di quota 1 milione di passeggeri entro breve tempo. L’Italia resta il terzo Paese come mercato di provenienza in Europa (12% del mercato continentale che totalizza complessivamente 7,17 milioni di utenti), preceduta da Germania (31%) e Regno Unito (27%), ma con tassi di crescita più che doppi rispetto a questi ultimi.
Dalla nuova edizione dell’Adriatic Sea Tourism Report, la ricerca presentata nel corso della prima giornata dell’Adriatic Sea Forum, tenutosi il 30 maggio ad Ancona, emerge che nel 2018 è stata di 420 milioni di euro la spesa turistica a terra di crocieristi e turisti in viaggio su traghetti, aliscafi e catamarani nell’Adriatico; 5,52 milioni i crocieristi movimentati previsti nel 2019 (+7,3% sul 2018) e l’Italia si è distinta leader nel turismo nautico (186 marine, oltre 26mila posti barca) davanti alla Croazia. Per quanto riguarda il traffico crocieristico, le previsioni sono il frutto della proiezione effettuata da Risposte Turismo sulle stime di 23 porti crocieristici dell’Adriatico, scali che, complessivamente, nel 2018 hanno rappresentato il 99,7% del totale passeggeri movimentati e il 99,3% delle toccate nave.
Il 30 maggio è stato raggiunto l'accordo tra Assaeroporti, Assaereo, Assocontrol, Assohandlers, Fairo, Federcatering e Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporto Aereo sulla Parte Generale del contratto del trasporto aereo. L’intesa conferma l’utilizzo di uno strumento normativo fortemente inclusivo di tutte le imprese che compongono la filiera.
In particolare, sono state definite norme di armonizzazione tese a fornire concreta attuazione alle recenti modifiche legislative riguardanti le tutele sociali ed il mercato del lavoro, nonché a incentivare il costante confronto tra le parti con la valorizzazione dell’Osservatorio Nazionale del Trasporto Aereo.