L’ultimo “Performance Review Report” di Eurocontrol rivela che il 2023 sarà un altro anno difficile per l’aviazione europea. I fornitori di servizi di navigazione aerea non sono ancora disposti a sviluppare una capacità sufficiente per far fronte all’elevata domanda e a questo bisogna aggiungere che la guerra in Ucraina continuerà ad avere un impatto negativo sulla disponibilità dello spazio aereo e sull’efficienza dei voli.Tutto fa pensare che il 2023 non sarà ancora l’anno in cui il traffico tornerà ai livelli pre-covid, lo scorso anno il traffico nell’area Eurocontrol ha raggiunto i 9,2 milioni di voli, superiore di quasi il 50% rispetto al 2021, ma ancora inferiore del 17% rispetto al 2019.
Secondo le stime di Cna Turismo e Commercio, diffuse in concomitanza con il Vinitaly, nel 2023 saranno 10 milioni i vacanzieri che pernotteranno fuori casa ‘grazie al vino’ di cui circa tre milioni stranieri, per un movimento economico quantificabile intorno ai 2,5 miliardi di euro. Gli stranieri arriveranno principalmente da Francia, Germania, Regno Unito, Austria, per quanto riguarda l’Europa, e da Stati Uniti d’America e Giappone, fuori dal Vecchio Continente. Il picco si raggiunge nelle settimane della vendemmia. Sempre più turisti, soprattutto provenienti da centri urbani italiani e stranieri, chiedono di essere coinvolti in questo momento importantissimo dell’annata agraria.
Nonostante i segnali economici incerti, la domanda di viaggi aerei per la IATA continua ad essere forte in tutto il mondo e in particolare nella regione Asia-Pacifico. L’industria è appena il 15% al di sotto dei livelli di domanda del 2019 e questo divario si sta riducendo ogni mese. Il traffico totale passeggeri di febbraio è aumentato del 55,5% rispetto allo stesso mese del 2022 ed equivale all’84,9% di quanto registrato a febbraio 2019. L’aumento del traffico internazionale, nella misura dell’89,7% rispetto a febbraio 2022, è trainato maggiormente dall’area asiatica e del Pacifico. Il livello generale internazionale ha raggiunto il 77,5% rispetto a febbraio 2019.
Sarà da record la stagione estiva 2023 del turismo ‘all’aria aperta’, con una previsione di 56,6 milioni di presenze per i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, in aumento del 2% rispetto al 2022 (55,5 milioni) e dell’1% rispetto al 2019 (55,9 milioni) secondo i dati dell’Osservatorio del turismo outdoor di Human Company. Secondo la ricerca, questo sarà l’anno del consolidamento del recupero dei flussi turistici registrato nell’estate 2022, ma rappresenterà anche uno dei migliori degli ultimi 10 dietro solo al 2017 (57,9 milioni). In particolare il mercato estero risulta essere quello più promettente: si stima che raggiungerà il 51%, diventando quello trainante e dimostrando così la voglia degli stranieri di viaggiare e di muoversi fuori confine verso il Mediterraneo e in particolare verso l’Italia.
Secondo i dati di FS sono stati milioni gli italiani che hanno scelto il treno durante le festività pasquali con un flusso in crescita del 15% rispetto alla Pasqua dello scorso anno. Una delle novità è il ritorno del Frecciarossa notturno tra il Nord Italia e la Calabria. Inoltre per le festività di primavera, lungo la costa Adriatica, 2 ulteriori Frecciarossa si aggiungeranno ai 30 già disponibili ogni giorno da e per il nord Italia. Grazie alla capillarità dei ‘collegamenti intermodali’ è possibile raggiungere città d’arte come Matera, Assisi e Perugia con i Freccialink, ossia il servizio realizzato con autobus di nuova generazione in connessione con i treni Frecce.
Nel 2022 TripAdvisor ha rintracciato il 4% (ovvero 1,3 milioni) di recensioni fake sulle circa 30 milioni online. Così come rilevato dal suo ultimo Review Transparency Report, pubblicato ogni due anni, l’azienda ne ha però bloccato il 72% ben prima della loro pubblicazione, il 5% in più rispetto al 2020. Inoltre,il metasearch ha rimosso dalla piattaforma più di 24mila recensioni associate a società a pagamento: quasi la metà provenienti da India, Russia, Stati Uniti, Turchia, Vietnam e anche dall’Italia.
I clienti amano fare shopping, ma a quanto pare non lo fanno così volentieri nel settore dei viaggi, che a loro parere dovrebbe diventare più moderno secondo quanto emerge da uno studio, intitolato “Cosa vogliono i consumatori” e commissionato da Travelport. Il campione di ricerca era composto da 2.000 consumatori in Arabia Saudita, Australia, Colombia, Regno Unito e Stati Uniti. Lo studio evidenzia che i consumatori trascorrono più tempo a effettuare ricerche online piuttosto che ad acquistare, consultando recensioni, cercando raccomandazioni e valutando altri fattori di ciò che un’offerta include. La maggior parte (69%) dei consumatori effettua ricerche online per un acquisto ogni giorno o ogni settimana, mentre pochissimi (solo il 2%) dichiara di non effettuarne mai. Secondo l’indagine quasi tutti i consumatori (93%) ritengono che i migliori retailer moderni siano quelli che facilitano la ricerca di ciò che si desidera.
Il bleisure si presenta come un ambito complesso ed articolato, in evoluzione e ricco di esigenze ben specifiche secondo una ricerca di American Express del 2022 relativa al bleisure nel mercato Uk, da cui emerge che il 31% delle aziende intervistate consente al viaggiatore business travel, bt, di portare con sé un partner o un familiare durante il viaggio business. L’elemento primordiale del bleisure, il late checkout, permette a chi fa un viaggio bt di rimanere in hotel per il resto della giornata o di andare in città per una visita, ormai un trend principale nel business travel. I4T, compagnia di assicurazione, si sofferma sulla differenza tra una polizza leisure e una bt, sottolineando che condividono il 90% della struttura. Una polizza bt deve fare tutto quello che fa una polizza leisure.
Sulla base del monitoraggio effettuato da GlobalData l’attività degli accordi nel settore dei viaggi e del turismo è diminuita del 40,7% su base annua nel primo trimestre del 2023: il numero globale delle attività, tra operazioni di fusione e acquisizione, private equity e venture financing, ammonta a 179 quando nello stesso periodo del 2022 erano 302. Il calo ha interessato tutti i tipi di operazioni. Guardando nel dettaglio, il numero di fusioni e acquisizioni (M&A), finanziamenti di rischio e operazioni di private equity è diminuito rispettivamente del 42,9%, del 29,4% e del 50% nel primo trimestre.Con riferimento ai mercati il volume degli affari è diminuito drasticamente del 43,3% nella regione nordamericana; in Europa del 45,6%, in Asia-Pacifico del 34,7%. Per Medio Oriente e Africa il calo è stato del 10%. Infine, per Sud e Centro America il calo del volume degli affari è stato del 60%.
Secondo lo Svimez i cardini su cui poggia la nuova previsione in chiave Mezzogiorno sono il calo dell’inflazione e la spinta del turismo che peraltro, come documentano gli addetti ai lavori, ha margini di crescita di gran lunga maggiori e sul quale la spinta degli investimenti in infrastrutture e qualità dei servizi può migliorare ancora. L’analisi di fondo dell’istituto sul caro vita rimane, come pure la previsione di un considerevole aumento della povertà valutato, sempre lo scorso autunno, in un altro mezzo milione di abitanti al Sud. Solo che la discesa più rapida del previsto del tasso inflattivo e la contemporanea crescita del turismo, altrettanto rapida quanto impetuosa, hanno almeno in parte cambiato le carte in tavola. Il Mezzogiorno sembra quindi in grado di non perdere altro terreno dal resto del Paese pur restando molto indietro rispetto alle medie nazionali e delle altre macroaree.
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