Perugia, Torino, Olbia, Napoli, Palermo sono i 5 aeroporti che nel terzo trimestre dell'anno in corso sono riusciti a superare i livelli di traffico pre-pandemia secondo i dati Aci Europe. In particolare lo scalo umbro, come sottolinea una nota del San Francesco d'Assisi, fa registrare un incremento del 125,4%, piazzandosi al primo posto in Europa in termini di crescita. Nel complesso il traffico europeo segna un incremento del 61% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il traffico internazionale raggiunge un incremento dell'84%, mentre quello nazionale si ferma a un +14%.
Secondo il 3° Rapporto Nazionale dell'Isnart sul Cicloturismo in Italia, realizzato per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio e promosso con Legambiente, nel 2022 in Italia sono 31 milioni le presenze, pari al 4% delle presenze totali, legate al cicloturismo. Anche l’impatto economico del fenomeno cicloturistico è rilevante: la spesa per consumi turistici nei luoghi di vacanza generata dai cicloturisti è stimata per il 2022 in quasi 4 miliardi. Il 2022 sta segnando, in particolare, un progresso dei cosiddetti cicloturisti “puri”, ovvero quei turisti per i quali la bicicletta è una delle principali motivazioni di scelta della destinazione: si stimano per quest’anno 8,5 milioni di presenze turistiche.
Secondo Risposte Turismo riparte il turismo e, con esso, la voglia di shopping tourism in Italia, con Stati Uniti, Germania, Francia e Regno Unito tra i principali mercati internazionali per l’incoming del nostro Paese e una spesa media pro-capite giornaliera di 100 euro. La nuova edizione di Shopping Tourism Italian Monitor contiene un’inedita indagine su un campione rappresentativo di 300 turisti stranieri (provenienti da Stati Uniti, Germania, Francia e Regno Unito), di cui la metà viaggiatori che hanno nello shopping la motivazione prevalente del viaggio. E tra i fattori che influenzano maggiormente la scelta della destinazione spiccano, dopo sconti, saldi e promozioni (60%), l’offerta commerciale della destinazione (34%), i servizi a disposizione (trasporti ma anche app dedicate e mappe, 32%), la vicinanza ad attrazione / luoghi da visitare (29%) e la presenza di produzioni tipiche/prodotti particolari o unici (27%).
L’Italia batte Francia e Spagna nella percezione del turista come meta enogastronomica secondo un’indagine sul ruolo dell’enogastronomia nel turismo svolta dall'Enit.Per il turista italiano, nel 2021, tra le cinque attività enogastronomiche più fruite nel corso di un viaggio, al primo posto, c’è quella di mangiare piatti tipici del luogo in un ristorante locale, non di catena; per quello straniero, al primo posto, quella di recarsi al ristorante per un’esperienza culinaria memorabile. Tra gli italiani, nel corso dei loro viaggi, il 42% ha svolto almeno 5 o più esperienze enogastronomiche, mentre tra gli stranieri il 95% ha effettuato almeno una o più esperienze.
Secondo i dati della piattaforma Trainline, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, le città preferite da chi viaggerà in treno non sono solo i grandi classici dell’Alta Velocità (Roma, Firenze e Bologna) ma anche cittadine più piccole, ma non per questo meno conosciute: in particolare in cima alla classifica svettano Viareggio (+310%), Lucca (+254%) e Lecce (+203%).bMenzione d’onore per Lucca che nel periodo preso in considerazione ospiterà il Lucca Comics & Games, una delle fiere internazionali dedicate a fumetti, animazione e videogiochi più famose al mondo.
Secondo un’indagine Istat da gennaio ad agosto del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, si rileva in Italia un aumento delle presenze turistiche totali pari al 74,7%. Le presenze dei clienti residenti crescono del 29,9%, quelle dei non residenti del 171,5%. In aumento le presenze sia negli esercizi alberghieri (+89,9%) che negli extra-alberghieri (+54,6%); tuttavia per tornare ai livelli del 2019 mancano circa 88mila occupati.Nel 2021 erano state 289,2 milioni le presenze registrate negli esercizi ricettivi italiani e nonostante la ripresa, per tornare ai livelli pre Covid (nel 2019 furono 436,8 milioni) mancavano ancora all’appello 147,6 milioni di presenze, di cui 114,5 milioni riconducibili alla componente straniera. L’incremento delle presenze turistiche in Italia nel 2021, rispetto al 2020, è stato di oltre 10 punti percentuali, più elevato di quello della media dei 27 paesi dell’Unione Europea (+37,8% contro +28,1%).
Qualità dell'offerta, connessioni digitali, chiarezza sulla mobilità sono gli elementi per attirare in Italia il turista, che spesso torna dopo aver già visitato le grandi città e scopre i piccoli centri. Quello che interessa è trovarsi di fronte ad un sistema Paese per cui semplificare diventa d'obbligo per velocizzare e far ripartire il movimento. Su questo tema si sono trovati tutti d'accordo i partecipanti alla Conferenza del Parlamento Europeo con i Direttori dei Parchi e Musei Statali Autonomi, nella prima sessione sul sostegno del PNRR alle destinazioni, che si è tenuta il 27 ottobre a Paestum nell'ambito della XXIV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico. Non solo innovazione, ma anche classificazione, fruibilità dei beni, accessibilità. Occorre energizzare e conservare, ha sottolineato il Direttore Ufficio Italia del Parlamento Europeo Carlo Corazza, per mettere fine ad anni di penuria e investimenti sbagliati riferendosi ai siti campani come Paestum o Pompei, dove il dialogo è aperto direttamente con chi gestisce, dal momento che oltre al PNRR ci sono i fondi regionali.
Censimento dei fondi inutilizzati per una rimodulazione del Pnrr, formazione, creazione di un tavolo unico di settore per una visione strategica interpretando il cambiamento della domanda e dell’offerta. Sono le richieste che Federturismo, Confturismo e Assoturismo hanno presentato il 29 ottobre agli Stati generali del turismo a Chianciano Terme. Dobbiamo concentrarci sui fondi del Pnrr andando a recuperare tutto ciò che è stato allocato, che non si potrà spendere e recuperarlo per le esigenze del settore turistico ha sottolineato la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli nel suo intervento ricordando come per troppo tempo la formazione nel turismo sia stata frammentata e non si riesca più ad attrarre le migliori professionalità per farle lavorare nel settore.
Siamo lieti di inviarvi, di seguito, il programma del Webinar a cura di Federturismo Confindustria e Banca Intesa Sanpaolo previsto per il 3 novembre, alle ore 15.00, sui principali strumenti finanziari disponibili per le imprese del turismo, che sarà trasmesso in streaming sui principali canali social della Federazione.
Il settore mantiene la tendenza positiva che ha caratterizzato gli ultimi mesi. Si riduce il gap rispetto al pre-covid, ma la crisi energetica pesa sui conti delle imprese
Ancora buoni i dati del turismo per questo primo weekend d’autunno, complice anche un clima particolarmente favorevole che favorisce gli spostamenti.
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