Tiqets, piattaforma di prenotazione online per musei e attrazioni, ha analizzato i dati relativi ai suoi utenti (italiani e stranieri), raccolti nel semestre gennaio – fine maggio, per il periodo estivo di quest’anno registrando un incremento complessivo del 93% di biglietti venduti in Italia rispetto allo stesso periodo del 2022. Dai dati si evince che il 58,4% degli italiani che utilizza la piattaforma ha prenotato almeno un’attrazione in Italia per il periodo estivo; segue, con il 21%, la Spagna; completano la ‘top 5’ la Francia, per le cui attrazioni ha acquistato almeno un biglietto circa il 10,4% degli utenti, gli Stati Uniti (con il 3%) e il Portogallo (con l’1,9%). Del 58,4% di prenotazioni di italiani in Italia, a cui abbiamo sommato quelle provenienti dal resto del mondo, quasi il 40% del totale ottenuto riguarda i biglietti salta-coda per i Musei Vaticani e la Cappella Sistina; il 13% per Carcere Mamertino, Colosseo, Fori Romani e Palatino; il 9,4% sono ingressi per l’esperienza multimediale al Colosseo, ai Fori Romani e al Palatino. Tra i più scelti anche la Basilica di San Pietro (6%) e la Galleria degli Uffizi (4,1%)”.
Nonostante gli elevati tassi di inflazione, nel 2023 la maggioranza dei viaggiatori prevede di aumentare il budget per i viaggi estivi. Gli intervistati di sette dei nove Paesi presi in esame da Allianz Partners per il Summer Vacation Confidence Index prevedono un aumento della spesa per viaggiare in questa stagione, con svizzeri e britannici che fanno segnare la crescita maggiore, rispettivamente di 653 euro (+31%) e 467 euro (+26%). Meno evidente l’incremento in altri Paesi, come Francia, Germania, Spagna e Paesi Bassi. L’Italia si ferma a un +5%, e con 1.691 euro in media si conferma al penultimo posto nell’Index come budget disponibile. L’Austria è invece l’unico Paese a registrare una riduzione del budget.
La ricerca, condotta da OpinionWay per Allianz Partners, ha coinvolto 9.443 persone in Francia, Germania, Regno Unito, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Austria, Svizzera e Polonia.
L’Italia si fa strada sui mercati del Sud Est Asiatico ed è l’unico Paese europeo Enit a partecipare per la prima volta alla fiera BBTF (Bali & Beyond Travel Fair) a Bali, la principale fiera del turismo in Indonesia, con buyers provenienti principalmente dal Sud Est Asiatico. La Penisola fa il bis anche aderendo a Iltm Asia Pacific, fiera dedicata al settore del turismo del lusso a Singapore.
La 63esima edizione del Salone Nautico Internazionale, a Genova dal 21 al 26 settembre prossimi, è stata presentata il 15 giugno all’Aja in occasione dell’ultima tappa dell’Ocean Race prima del Grand Finale previsto a Genova dal 24 giugno al 2 luglio prossimi.
Attese positive per il mercato del lavoro durante l'estate. Secondo l'ultimo bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, le assunzioni previste dalle imprese a giugno sono ben oltre mezzo milione (568mila) e sfiorano quota 1,4 milioni entro agosto. A trainare sono i servizi, con il turismo in testa, bene anche il manifatturiero. Crescono i contratti a tempo indeterminato, più di quelli a termine. Il problema è che spesso è complicato reperire personale: accade per quasi la metà delle figure ricercate questo mese. I volumi di asssunzioni sono in aumento rispetto a un anno fa: quelle programmate nel mese in corso sono oltre 9mila in più rispetto a giugno 2022 (+1,5%) e nel trimestre circa 37mila in più sul corrispondente periodo (+2,8%).
Un fine settimana da record per i musei e parchi archeologici italiani secondo il Mibac. Nei tre giorni abbiamo avuto due giornate con ingresso gratuito: il 2 giugno, istituito per la prima volta in occasione della Festa della Repubblica, e il 4 giugno, la prima domenica del mese. Pompei e il Colosseo si confermano grandi attrattori di cittadini e turisti.
Iata ha annunciato un previsto rafforzamento della redditività del settore aereo in un aggiornamento delle sue prospettive per il 2023. I punti salienti sono: i profitti netti del settore aereo dovrebbero raggiungere i 9,8 miliardi di dollari nel 2023 (1,2% di margine di profitto netto), più del doppio rispetto alla precedente previsione di 4,7 miliardi di dollari (dicembre 2022). I profitti operativi del settore aereo dovrebbero raggiungere i 22,4 miliardi di dollari nel 2023, un risultato nettamente migliore rispetto alla previsione di dicembre di un profitto operativo di 3,2 miliardi di dollari. Si tratta inoltre di più del doppio dei 10,1 miliardi di dollari di utili operativi stimati per il 2022. Si prevede che nel 2023 viaggeranno circa 4,35 miliardi di persone, che si avvicinano ai 4,54 miliardi di persone che hanno volato nel 2019. I ricavi totali dovrebbero crescere del 9,7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo gli 803 miliardi di dollari. È la prima volta che i ricavi del settore supereranno la soglia degli 800 miliardi di dollari dal 2019 (838 miliardi). La crescita delle spese dovrebbe essere contenuta all’8,1% annuo.
Secondo il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano” dell'Associazione Italiana Turismo Enogastronomico esiste un gap tra interesse verso alcune esperienze ed effettiva fruizione. Per esempio tra i percorsi a tema olio da percorrere individualmente c’è “un interesse del 64% e una fruizione dell’8%, con un gap del 56% tra domanda e offerta. Quando si parla di manifestazioni musicali all’interno delle aziende di produzione c’è un gap del 51%, interesse 61%, fruizione 10%, l’arte connessa ai luoghi di fruizione, cantine e frantoi, vede un gap del 49%. Nel caso dei percorsi a tema birra il gap è del 44%. La vendemmia turistica mostra un gap del 41%, il 53% degli italiani è interessato, ma ne ha fruito solo il 12%”.
Quanto al tema bike e gusto il rapporto rivela che esiste “un gap del 40%”.
Stando ai dati della società di consulenza, Boston Consulting Group, nel 2022 a Milano la tariffa media a notte dei cinque hotel top della città (Mandarin, Bulgari, Armani, Four Seasons e Hyatt) è stata di 1.210 euro, su livelli cioè di quasi 500 euro superiori rispetto ai 750 euro dell’anno pre-Covid 2019. E tutto ciò con una occupazione camere che si è invece fermata appena al 59%, rispetto al 71% di quattro anni fa. Il trend è singolare poiché, , gli hotel storicamente tendono ad alzare i prezzi quando i livelli di riempimento delle strutture arrivano almeno al 65%-70%, mentre una quota attorno al 60% è considerata essere il livello minimo sostenibile per un hotel. Tale tendenza peraltro non riguarda solo il capoluogo lombardo: anche a Firenze, Venezia e Roma, infatti, le tariffe sono oggi su livelli del 30%-50% superiori a quelli del 2019. E pure in questo caso i tassi di occupazione sono lontani dalle quote pre-Covid. In quattro anni i ricavi medi per camera disponibile (revpar) sono quindi saliti del 40% a Roma, la città con il risultato migliore, e del 20%-25% nelle altre destinazioni.