Decisione incoerente con quadro aperture generalizzate. Riflessi negativi su traffico città, inquinamento, consumo combustibili
Roma, 16 giugno - Le associazioni Agens, Anav e Asstra, che rappresentano le imprese del trasporto pubblico locale e una componente qualificata dell’intero settore dell’autotrasporto passeggeri, esprimono forti preoccupazioni sulla decisione del Governo di mantenere l’obbligo di indossare dispositivi di protezione personale solo a bordo di autobus e treni adibiti a servizi di trasporto collettivo.
Invito alla Manifestazione di Interesse - Scadenza 27 giugno 2022
Il consorzio Tourism4.0* è alla ricerca di PMI/startup digitali, che stimolino la trasformazione digitale e l'adozione dell'innovazione per migliorare i risultati economici, ambientali e di benessere per le PMI turistiche nel settore dell'Accomodation e delle Agenzie di Viaggio e T.O.
L’estate del 2022 sarà il palcoscenico della ripresa, i turisti sono tornati ad invadere le nostre destinazioni e ogni giorno cercano pernottamenti per date future, ma sappiamo bene che niente tornerà come prima. Il turismo secondo Lybra Tech è già cambiato: la lunghezza media dei viaggi è sicuramente una variabile centrale in questo senso: è una caratteristica del turismo molto dinamica che si è evoluta nel tempo ed ha un ruolo fondamentale nell’economia delle destinazioni: soprattutto in quelle condizionate dalla stagionalità dei flussi.
Dunque, come si stanno organizzando i turisti per le vacanze al mare del 2022?
Il traffico online dei player del settore viaggi – treni, aerei, aeroporti, autostrade, sharing, tour operator – ha registrato una ripresa significativa nel 2021, nonostante non abbia ancora recuperato i livelli pre-Covid, da quanto emerge dalla Travel Digital X-Ray, la nuova ricerca di Bain & Company Italia che analizza le performance sui canali digitali (sito, app e social media) dei leader europei di diversi settori: treni, aerei, aeroporti, autostrade, sharing e tour operator.
Secondo l’ultimo Unwto World Tourism Barometer da gennaio a marzo 2022 il turismo internazionale ha registrato un incremento del 182% su base annua con un totale di 117 milioni di arrivi rispetto ai 41 milioni del primo trimestre 2021, circa 76 milioni di viaggiatori in più nel mondo, di cui la gran parte (47 milioni) si è mossa a marzo, mese in cui una dopo l’altra le frontiere internazionali hanno cominciato a tornare libere.
Secondo i dati emersi dalla 1^ edizione estiva dell’International Vacation Confidence Index di Allianz Partners, quest’estate l’incerta situazione economica rappresenta la principale sfida per i viaggiatori. La ricerca, condotta da OpinionWay per conto di Allianz Partners, ha intervistato 9.107 persone in Austria, Francia, Germania, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti, con l’obiettivo di ottenere una panoramica sui livelli di fiducia dei viaggiatori in vista delle ormai prossime vacanze estive, per identificare i principali ostacoli che dovranno affrontare durante l’estate.
L’approccio del viaggiatore alle emergenze climatiche è stato fotografato dal Global Consumer Survey di Statista con Itb Berlin, che ha intervistato in tutto il mondo oltre 60mila persone per Paese in 55 mercati. Da qui è emerso che le questioni ambientali influenzano il comportamento del 65% dei turisti, consapevoli che i maggiori problemi riguardino i trasporti.
Secondo le previsioni di Phocuswright per il mercato europeo dei viaggi per il periodo 2021-2025 la vendita diretta diventerà il principale canale di distribuzione online entro tre anni, quando rappresenterà il 71% delle prenotazioni lorde online. Oggi ne canalizza già il 36%, rispetto al 19% detenuto dalle Ota.
Secondo la più recente analisi firmata dall’agenzia di rating S&P Global cresce il numero di passeggeri aerei in tutta Europa e la capacità aerea nel terzo trimestre del 2022 si sta avvicinando ai livelli pre-pandemici.
Le stime indicano che il traffico passeggeri delle compagnie aeree europee nel 2022 raggiungerà il 60%-70% dei livelli del 2019, anziché il 50%-65% previsto a febbraio. Analogamente, la maggior parte delle compagnie aeree e degli aeroporti oggetto di rating da parte della società registrerà probabilmente volumi di passeggeri superiori alle precedenti stime per il 2022.
Ma restano alcune nubi all’orizzonte, l’aumento considerevole del costo della vita e la diminuzione del reddito disponibile sono tra i fattori chiave che potrebbero erodere la fiducia dei consumatori e la propensione a viaggiare, in particolare quando la domanda repressa sarà in gran parte soddisfatta. Ciò potrebbe frenare la ripresa verso la fine del 2022. S&P prevede inoltre una ripresa più lenta nel caso del traffico business.
Le conclusioni portano a prevedere che il traffico aereo europeo raggiungerà il 70%-85% dei livelli pre-pandemici nel 2023, avvicinandosi ai volumi del 2019 solo nel 2024.
(Per maggiori informazioni:https://www.spglobal.com)