Secondo il report sul Movimento turistico in Italia dell’Istat nei primi nove mesi del 2021 le presenze dei clienti negli esercizi ricettivi sono in crescita rispetto al 2020 (+22,3%) ma restano ben sotto i livelli del 2019 (-38,4%) Nel trimestre estivo (luglio-settembre) le presenze turistiche sono state circa 177 milioni (+31% rispetto al 2020) e 29 milioni in meno nel confronto con il 2019 (-14%). I viaggi dei residenti per motivi di lavoro (circa 1,5 milioni) e per vacanza (circa 18 milioni) si attestano ai livelli dei primi nove mesi del 2020, ma rimangono comunque sotto quelli del corrispondente periodo del 2019.
Tra le componenti della domanda turistica, quella estera evidenzia maggiori difficoltà di ripresa (-56,1% di presenze) rispetto alla componente domestica (-20,3%).
La domanda a novembre 2021, secondo l'ultimo rapporto della IATA che confronta il 2021 con il 2019 ha registrato un calo del 47% rispetto a novembre 2019. Il trasporto aereo interno è leggermente peggiorato dopo due miglioramenti mensili consecutivi. Gli Rpk domestici sono diminuiti del 24,9%. La domanda di passeggeri internazionali è stata del 60,5% inferiore a novembre 2019, migliorando il calo del 64,8% registrato a ottobre.
I dati diffusi da ISTAT sul movimento turistico in Italia nei primi nove mesi del 2021 vedono le presenze dei clienti negli esercizi ricettivi ben al di sotto dei livelli del 2019 (-38,4%). Il report ISTAT evidenzia un quadro drammatico. I dati sono frutto di una media nazionale che si costruisce su situazioni molto diverse tra loro dove, in particolare, spicca la grande difficoltà delle città d’arte che scontano l’assenza del turismo internazionale – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. La situazione è ancora molto difficile e mancano i dati dell’ultimo trimestre.
Il report 2022 del World Economic Situation and Prospects stilato dalle Nazioni Unite sottolinea l'importanza del turismo soprattutto per i Paesi in via di sviluppo. Dopo una contrazione del 3,4% nel 2020 e una ripresa del 5,5% nel 2021, le previsioni parlano di una crescita dell'economia a livello globale del 4% nel 2022 e del 3,5% nel 2023. In questo scenario il turismo si presenta come un comparto trainante, e secondo Unwto, per molte destinazioni - soprattutto quelle la cui sopravvivenza è fortemente connessa a questa industria - sarà determinante diversificare l'offerta turistica, nel 2022 e negli anni a venire.
NEL PROSSIMO TRIMESTRE UN SECONDO INTERVENTO INFORMATICO.
Dal 19 gennaio p.v. sarà on line il primo intervento di aggiornamento del portale del Registro telematico del diporto con alcune delle modifiche richieste da Confindustria Nautica, che consentono di snellire le procedure e di velocizzare il processo di rilascio e aggiornamento delle licenze di navigazione.
I responsabili dei parchi tematici, acquatici e faunistici italiani hanno rappresentato nei giorni scorsi al Governo le difficoltà di un settore che nel 2019 ha fatturato 500 milioni di euro, ospitando oltre 20 milioni di visitatori e che nelle ultime due stagioni ha dimezzato le presenze e gli incassi.
Jacdec, l’ente autonomo di Amburgo che studia la sicurezza aerea, incorona anche quest’anno Emirates al vertice delle compagnie più sicure. Graduatoria molto accurata, dal momento che l’indice di sicurezza attribuito a ogni vettore tiene conto di una trentina di variabili, dagli incidenti verificatesi negli ultimi trent’anni alla sicurezza del Paese in cui il vettore opera, ad altri criteri riferibili alle singole compagnie.
Se Qatar Airways si trova al decimo posto con un indice di sicurezza dell’89,24%, a far meglio di lei è Ryanair, che si conquista il nono gradino della classifica con l’89,48%, mentre invece lo sorso anno era solo tredicesima.
Secondo l'ultimo Bollettino realizzato da Unioncamere e Anpal, sono poco meno di 458mila i contratti di lavoro programmati dalle imprese nel mese di gennaio e saliranno a circa 1,2 milioni nel trimestre gennaio-marzo con un incremento, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, rispettivamente di 112mila su gennaio 2021 e +265mila in confronto al trimestre gennaio-marzo 2021. E' positivo anche il confronto rispetto a dicembre 2021, con 104mila contratti in più (+29,4%), per tutti i settori economici tranne che per il turismo dove pesano le crescenti incertezze legate all’andamento dell’epidemia.
C’è il turismo tra i settori che beneficeranno dei 2,2 miliardi di euro che il Ministero dello Sviluppo economico si appresta a destinare al “sostegno della competitività delle filiere industriali strategiche del Paese”, una delle priorità indicate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.L’obiettivo dell’operazione è di realizzare almeno 40 nuovi progetti d’investimento su tutto il territorio nazionale attraverso lo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo nei settori del turismo, dell’automotive, microelettronica e semiconduttori, metallo ed elettromeccanica, chimico-farmaceutico, design, moda e arredo, agroindustria e tutela ambientale.
Le imprese del comparto che ha un indotto diretto sul Pil di oltre 36 miliardi di euro e che occupa 570mila addetti stanno fronteggiando una crisi senza precedenti che deve essere affrontata dal Governo con misure specifiche e a largo respiro temporale. Il susseguirsi di varianti del virus e le relative restrizioni internazionali impediscono infatti la certezza di programmazione e svolgimento di congressi ed eventi aziendali non solo nell’anno in corso ma anche nel 2023. L’aggregazione delle associazioni del settore #Italialive chiede con estrema urgenza la convocazione di un tavolo governativo al quale sottoporre la richiesta improrogabile di misure di sostegno per le imprese della meeting industry. Riduzione contributiva, prolungamento della cassa Covid e contributi a fondo perduto sono alcune delle misure imprescindibili per non causare il fallimento di migliaia di imprese e il licenziamento di migliaia di lavoratori.