L’Osservatorio Mercato del Lavoro 2024 condotto da InfoJobs riporta che il mercato del lavoro italiano – quest’anno – mostra segnali di stabilità rispetto all’anno precedente, con quasi 340mila offerte di lavoro.

Se da un lato si registra una lieve flessione rispetto al 2023 (-2,4%), dall’altro le aziende si stanno muovendo con un approccio sempre più specializzato nella ricerca dei talenti: meno ricerche generiche, più selezioni mirate.
La Lombardia è, ancora una volta, in cima alle regioni con maggior numero di offerte di lavoro, raccogliendo il 29% del totale italiano. Confermata anche la medaglia d’argento per l’Emilia-Romagna (16,4%) e il bronzo per il Veneto (13,8%). Il Piemonte (10%) è stabile al quarto posto, mentre la Toscana raggiunge il quinto con il 6,4% facendo scivolare fuori dalla top 5 il Lazio (6%) che al sesto posto stacca di quasi 4 punti percentuali Marche, Campania, Friuli-Venezia Giulia e Liguria.
Dal punto di vista delle province, Milano conferma la sua leadership anche nel 2024, con una quota del 10,4% delle offerte a livello nazionale. Al secondo posto si colloca Roma, con il 5,1%, superando Torino, rispetto allo scorso anno, che rimane al terzo posto con il 4,7%. Brescia, con il 4,4%, si riconferma al quarto posto, stavolta senza la condivisione con Bergamo, che esce dalla top 5. A chiudere la classifica delle prime cinque province c’è Bologna, stabile al 4,3%, mantenendo la posizione rispetto all’anno precedente.
Le professioni più richieste confermano alcuni grandi classici del mercato italiano. Operai, produzione, qualità (con il 29,1% del totale nazionale offerte di lavoro) si conferma la categoria professionale più ricercata, seguita ancora una volta da acquisti, logistica, magazzino (9,8%).
Commercio al dettaglio, Gdo, retail (9,3%) occupa il terzo posto superando amministrazione contabilità segreteria (9%) che mantiene il quarto posto. Chiude la top 5, turismo e ristorazione che con il 6% riesce a scalare la classifica rispetto all’anno precedente.
Nonostante il mercato italiano sia in continua evoluzione in campo tecnologico la categoria ingegneria e il settore Informatico, It e telecomunicazioni risultano fuori dalla top 5, rispettivamente con il 4,1% e il 2,4%. Invece, è cresciuto il settore farmaceutico con un aumento del 73,7% nella ricerca di lavoro.
Se da un lato le aziende effettuano meno ricerche nei database (-20,6% rispetto all’anno scorso), dall’altro affinano la selezione dei candidati, con un aumento significativo del 20,8% nei CV scaricati, oltre 240mila.
Questo indica un cambiamento nella strategia: i recruiter non cercano più “a rete larga”, ma si concentrano su profili specifici grazie a strumenti avanzati di screening. In un contesto in rapida evoluzione, trovare il candidato giusto al momento giusto è la priorità per le aziende. E per chi cerca lavoro avere un profilo ottimizzato e aggiornato è più importante che mai.

(Per maggiori informazioni: www.infojobs.it)