L’Osservatorio della Fondazione per la Sostenibilità Digitale, ha presentato il nuovo rapporto “Sustainable Tourism" che utilizza l’indice DiSITM (Digital Sustainability Index), per analizzare la propensione dei cittadini che abitano nei grandi centri e nei piccoli centri urbani verso la digitalizzazione e/o la sostenibilità considerando i comportamenti degli italiani rispetto alle app per il turismo, con attenzione a quelle che aiutano i turisti a fare scelte più sostenibili sotto il profilo economico, ambientale e sociale (app per la prenotazione di alberghi, hotel e ristoranti, etc).


L’Italia è tra i Paesi europei in cui il turismo incide maggiormente sull’economia, contribuendo per circa l’11% al valore aggiunto nazionale e registrando 458,5 milioni di presenze nel 2024 (+2,5%). Il settore ha un forte effetto moltiplicatore: ogni 100 miliardi di euro spesi ne generano 255 in Pil, con ricadute su alloggio, ristorazione e manifattura.
Secondo Istat, il turismo sostiene il 12% degli occupati e, nel 2024, la spesa turistica totale è stimata in crescita a 110 miliardi di euro (da 108 nel 2023). Tuttavia, l’aumento è trainato dagli stranieri (+6,9%), mentre i turisti italiani calano (-6,5%). Per il 2025 si prevede un trend positivo, con prenotazioni effettuate con maggior anticipo e soggiorni più brevi, segno di una maggiore attenzione ai costi secondo il Centro Studi Confindustria.
Il 70,8% degli italiani usa le tecnologie digitali per prenotare le proprie vacanze e dichiara di aver avuto una migliore esperienza proprio grazie all’utilizzo del digitale . La percentuale sale all’80,4% nella fascia d’età tra i 16 e i 17 anni e aumenta tra i laureati e tra i cittadini più digitalizzati e attenti alla sostenibilità. Il 64,4% degli intervistati è altresì convinto che la continua evoluzione del digitale come l’Intelligenza Artificiale porterà ad ulteriori miglioramenti dell’esperienza utente nel brevissimo, ovvero già nei prossimi 6 mesi. Soprattutto lo pensano i ragazzi tra i 16 e i 17 anni e i cittadini più digitalizzati e attenti alla sostenibilità (68,7).
Il 64,6% degli italiani afferma che le tecnologie digitali come l’Intelligenza Artificiale sono utili nell’affrontare il sovraffollamento turistico. In generale ne sono maggiormente consapevoli gli italiani più attenti alla sostenibilità e non digitalizzati (82,5%) rispetto a coloro che utilizzano il digitale e sono sensibili ai temi della sostenibilità (68,8%). Inoltre, per il 69,1% degli intervistati la tecnologia consente di gestire le fasi del viaggio, dalla scelta della destinazione alla prenotazione, con maggiore consapevolezza e rispetto per la meta (54,3% abbastanza d’accordo, 14,8% molto d’accordo e 5,1% per nulla d’accordo).
L’81,4% degli italiani tra quelli più competenti digitalmente e più attenti alla sostenibilità, sostiene che le applicazioni di prenotazione on-line di alberghi e ristoranti consentono di scoprire mete alternative, al di fuori delle destinazioni ordinarie, supportando gli operatori più piccoli. Al contrario, gli utenti meno attenti alla sostenibilità e meno digitalizzati pensano che queste app concentrino l’attenzione del turista sui posti più popolari, andando a favorire gli operatori più grandi (55,1% degli intervistati). Una percezione non corretta, quest’ultima, determinata dalla mancanza di cultura digitale e green da parte di questo gruppo di consumatori.
Il 67,5% della popolazione dichiara di preferire strutture green, ma solo se a parità di costo. I più attenti alla sostenibilità delle mete turistiche sono i giovani: il 68,3% degli intervistati nella fascia tra i 16 e i 17 anni e il 61,2% in quella dai 18 ai 24 anni è disposta a spendere di più per soggiornare in strutture green.
Ciò che emerge dai risultati è, per un’ampia fetta della popolazione, una significativa distanza tra scelte ideologiche ed economiche: infatti, pur dichiarando di preferire strutture green, non sarebbe disposta a spendere di più per acquisirle.
Di seguito i risultati della ricerca sull’utilizzo delle app da parte dei cittadini italiani:
App di prenotazione on-line di ristoranti e alberghi (Booking, Expedia, Lastminute.com, Tripadvisor, AirB&B ed altri) e app per la prenotazione di strutture ricettive che danno importanza alla sostenibilità (FairBnB, Cityaround, ed altri): le utilizzano il 67,5% degli utenti digitalizzati e attenti alla sostenibilità che vivono nelle aree metropolitane e i giovani, tutti con elevato titolo di studio. Per le app che danno importanza alla sostenibilità, sono solo il 19% degli utenti che le utilizzano, con il 41,1% degli intervistati che dichiara di non conoscere affatto questo tipo di servizio.
App o siti di House sharing: ad utilizzarle il 19,3% dei cittadini delle città metropolitane italiane, anche se è solo il 3,4% a farne un uso regolare e vengono utilizzate maggiormente dai giovani tra i 18 e i 24 anni.
App o i siti di monitoraggio della sicurezza sociale dei paesi: sono utilizzate maggiormente dagli utenti più digitalizzati e attenti alla sostenibilità di età compresa tra i 18 e i 24 anni, così come tra coloro che si dichiarano in possesso di una Laurea o un Master.
App di prenotazione online di musei come Tiqets o Uffizi App: sono usate dal 26,6% degli intervistati e comunque da quegli utenti più digitalizzati e attenti alla sostenibilità (49,1%). Le app che consentono di migliorare l’esperienza di visita dei luoghi di cultura sono invece utilizzate dal 21% della popolazione.

(Per maggiori informazioni: https://sostenibilitadigitale.it/; www.istat.it; https://www.confindustria.it/home/centro-studi)