Dieci milioni e 700mila aerei hanno solcato i cieli d’Europa nel 2024, quasi come ai tempi pre-Covid, ma anche più in ritardo secondo Eurocontrol, da cui risulta una puntualità media alla partenza del 66,2%, in miglioramento rispetto al 2023 (+1%) ma in calo nel confronto con il 2019 (-6,5%). Il tutto per 30 milioni di minuti bruciati perché si è andati fuori orario, come calcola la società specializzata RimborsoAlVolo. In pratica, quasi tre volte i voli.


Sopra le teste degli italiani, nello specifico, sono transitati 3789 voli giornalieri medi. Sono il 9% in più rispetto all’anno precedente: è la crescita più alta d’Europa. Lo Stato con maggior traffico è stato il Regno Unito, con 5488 voli al giorno, seguito da Spagna (4984) e Germania (4711). Le 24 ore in cui si sono contati più viaggi aerei in Europa è stato venerdì 14 giugno: sono stati 37510.
Diciassette minuti e mezzo, invece, il ritardo medio alla partenza. Ci ha messo lo zampino anche il cambiamento climatico, considerando che gli eventi meteorologici hanno causato il 50% delle perdite di tempo in più rispetto al 2023 e l’80% sul 2019.
I problemi di capacità e personale restano però la prima ragione dei problemi (52%). A farsi sentire anche l’aumento del traffico e le restrizioni dello spazio aereo. L’Italia detiene una quota del 7% di tutti i ritardi registrati a livello Ue.
Ad aumentare, tuttavia, non sono solo i ritardi, ma anche le difficoltà riscontrate dai passeggeri nell’ottenere dai vettori aerei rimborsi e indennizzi previsti dalla normativa comunitaria: per questo ricordiamo ai viaggiatori l’importanza di far valere i propri diritti in caso di cancellazione del volo o ritardo prolungato.
Tra le compagnie aeree, Ryanair è il vettore con il maggior traffico e ben 3044 voli giornalieri, +31% sul 2019, anche grazie all’aumento delle tratte tra il nostro Paese Spagna e Albania. La segue EasyJet con 1553 viaggi. Entrambe le aziende, però, si posizionano tra le maglie nere di puntualità: sono in tempo il 69% dei loro voli. Peggio di loro Sun Express (67%), gruppo Tui (67%) e Tap (64%). A far meglio, con più dell’80% dei voli on-time, Iberia Regional (86%), Wider›e (85%), Vueling (83%), Sas Group (81%) e Iberia Group (81%). Ita Airways si è fermata al 72%, scendendo dell’1% rispetto ai dodici mesi precedenti.
Roma Fiumicino è stato l’aeroporto – tra quelli più trafficati d’Europa – che lo scorso anno ha visto l’aumento più alto di partenze e arrivi giornalieri: sono stati 862, del 18% oltre il 2023. Allo stesso tempo, appena il 56% dei voli sono partiti seguendo la tabella di marcia. Peggio della capitale solo Lisbona (54%). Gli scali più puntuali, sono stati invece quelli di Stoccolma e Oslo (entrambi hanno visto 8 voli su 10 partire in tempo).
Le tariffe di viaggio fatturate nel 2024 ammontano a 9,9 miliardi di euro, il 9% in più rispetto al 2023, +26% rispetto allo stesso periodo del 2019. I prezzi dei biglietti aerei sono stati leggermente inferiori (-1%) in termini reali per il periodo gennaio-novembre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, ma rimangono più alti dell’11% rispetto a quelli pre pandemici (2019).
(Per maggiori informazioni:https://www.eurocontrol.int/)