Il 2020 si è chiuso in pareggio per la cantieristica nautica, che ha recuperato dopo il lockdown, mentre è andata peggio per la parte dei servizi più legata al turismo: charter, porti, agenzie nautiche e broker. Per l’anno nautico in corso, che si chiuderà a settembre, le previsioni però sono positive: due aziende su tre dell’industria nautica indicano una crescita e solo il 7% una possibile contrazione secondo l’indagine condotta dall’ufficio studi di Confindustria Nautica. Il 44% delle imprese della cantieristica nautica intervistate sul trend del fatturato 2020 indica una crescita e il 41% una contrazione.

Per accessori e motori la riduzione è analoga mentre il 35% indica stabilità. L’industria nautica potrebbe pertanto chiudere il 2020 con una sostanziale stabilità rispetto all’anno precedente, mentre è Più pesante la situazione per il turismo nautico che sconta gli effetti della pandemia sugli spostamenti internazionali. Se per la portualità e i servizi circa il 57% del campione segnala una riduzione di fatturato, il dato sale all’82% per il charter nautico e per 2 imprese su 3 la contrazione è superiore al 20%. Per il futuro però le previsioni sono più ottimistiche rispetto al consuntivo 2020 anche per il turismo nautico: 44% crescita e 50% stabilità per marina e servizi, 50% crescita e 26% stabilità per il charter.

( Per maggiori informazioni: www.confindustrianautica.net)