Secondo un'analisi condotta da Horwarth HTL Italia in collaborazione con Confindustria Alberghi sull'andamento del mercato delle strutture ricettive, la crescita maggiore sarà registrata dal segmento economy con un balzo del 22%, segue l’upper upscale e il luxury, che crescerà del 9%.
Il 67% di queste camere saranno di operatori internazionali, vecchi e nuovi, e questo interesse dei brand stranieri che cresce verso il nostro territorio porterà senz’altro ad un’erosione del peso dei principali business model diffusi in Italia, in favore del franchising e del management agreement tipico degli operatori internazionali.
Secondo l’analisi, i prossimi sviluppi alberghieri si concentreranno in Lombardia e Lazio, ma i vari progetti in cantiere in Sardegna, Puglia e, soprattutto in Sicilia evidenziano come l’attenzione degli operatori si stia spostando verso destinazioni secondarie in territori a forte orientamento “sun&beach”.
Nuovi viaggiatori, sempre più internazionali (+11% di pernottamenti stranieri nel 2023 rispetto al 2022, +17% di spesa in Italia) contraddistinguono il mercato post-pandemia e questa tendenza si confermerà e crescerà ulteriormente nei prossimi anni. Mentre il turismo domestico si è stabilizzato e si ridurrà fisiologicamente, la componente straniera è destinata a crescere ulteriormente. Nel complesso, il settore è chiamato a cogliere questa opportunità adattando la propria offerta alle aspettative di questi viaggiatori, sempre più alla ricerca dell’“esperienza”. In questa direzione vanno le trasformazioni che si stanno registrando, con il prodotto alberghiero che sta diventando sempre più orientato all’identità.
Dietro allo sviluppo delle catene, sia a gestione diretta che in franchising, c’è l’incredibile diversificazione dei marchi, ognuno dei quali punta a un’identità più forte. Dal lifestyle all’extralusso fino al turismo minore, sono sempre più numerosi i prodotti che si evidenziano sul mercato.
(Per maggiori informazioni: https://horwathhtl.it/;https://www.alberghiconfindustria.it/)