Secondo i dati illustrati dall’Osservatorio innovazione digitale per la cultura della School of Management del Politecnico di Milano nel 2023 i visitatori, +16%, e le entrate, +27%, di musei, monumenti e aree archeologiche hanno superato i livelli pre Covid. Il 29% dei musei, inoltre, offre soluzioni di realtà aumentata, virtuale e mista a supporto dell’esperienza di visita. Si consolida anche il ricorso all’utilizzo di servizi di Ai Generativa: il 14% oggi ne fa uso per creare contenuti per newsletter o canali social.

Tassi di crescita più contenuti, +6% degli spettatori e +5% delle entrate, per i teatri, che in gran parte utilizzano i dati provenienti dalla biglietteria online per migliorare la gestione operativa, 57%, e per rivedere il palinsesto degli spettacoli, 39%.
Nonostante il 44% dei musei, così come il 31% dei teatri, presenti ancora oggi barriere architettoniche per l’accesso e la mobilità, tante istituzioni sono impegnate nel favorire l’inclusione di persone con disabilità fisiche e intellettive. Si sta inoltre lavorando anche su altri fronti: il 56% dei musei, monumenti e aree archeologiche si concentra sugli aspetti linguistici, mentre i teatri lavorano per rendere l’offerta economicamente migliore. Il digitale continua a rappresentare un volano di innovazione per molte istituzioni culturali, anche se non per tutte: il 54% dei musei ha investito nell’ultimo anno, concentrandosi su servizi di supporto alla visita e di catalogazione e digitalizzazione della collezione. Puntando l’attenzione su questo fronte, grazie anche a un forte impulso derivante dai finanziamenti pubblici, il 74% dei musei ha digitalizzato almeno parte della collezione e la metà ha pubblicato sul sito web le opere digitalizzate. Mentre negli anni della pandemia si è assistito a un potenziamento dell’offerta di biglietteria online sui siti dei musei, la distribuzione indiretta su canali digitali rimane ancora poco valorizzata. Solo l’1% delle vendite deriva infatti da intermediari come le Online Travel Agency (Ota) e il 6% dai siti dei
concessionari. Nei teatri i valori sono maggiori, rispettivamente 2% e 20%, ma in entrambi i comparti il potenziale di crescita è molto alto.

La distribuzione online è anche una fonte preziosa di dati. Tanti teatri usano le informazioni provenienti dalla biglietteria per migliorare la gestione operativa, 57%, ma anche la pianificazione strategica e culturale: ad esempio per rivedere il palinsesto degli spettacoli, 39%.

(Per maggiori informazioni: https://polimi.it/)