Italia nella top ten del turismo globale, viaggi ai livelli pre Covid, ma non sul fronte aereo e ricettivo: è quanto emerge dalla classifica del Travel & Tourism Development Index 2024 pubblicata dal Forum economico mondiale (Wef), l'indice globale che misura l’insieme di fattori e politiche volti allo sviluppo sostenibile e resiliente del settore viaggi e turismo, che a sua volta contribuisce allo sviluppo di un Paese.

Anche l’Un Tourism, che fa capo all’Onu, aveva già certificato il ritorno degli arrivi al 97% del periodo antecedente la pandemia.In cima alla classifica dei Paesi ci sono nell’ordine: Stati Uniti, Spagna, Giappone, Francia, Australia, Germania, Gran Bretagna, Cina, Italia, Svizzera. L’Italia è nona e guadagna tre posizioni rispetto al rapporto precedente, in una classifica che rispecchia, al di là del numero degli arrivi, una serie di fattori in cui il nostro Paese ha il punteggio più alto: 6,74 per risorse culturali. Bene – quindi superiore al 5 – su servizi sanitari e igiene, sostenibilità ambientale e infrastrutture aeroportuali, sicurezza. Non brilla, invece, quanto a competitività di prezzo – 3,15 – dove il primato negativo va a Islanda e Svizzera, e per “impatto socio-economico di viaggi e turismo”, cioè il contributo del settore all’economia, ai salari e alla parità salariale di genere.

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