L’Italia resta ai vertici della classifica delle destinazioni più richieste per celebrare le nozze secondo i dati del report ‘Destination Wedding in Italy’ realizzato da Centro Studi Turistici per Convention Bureau Italia.


Se il 2023, ha visto un trend in crescita per la presenza di coppie statunitensi, segnali significativi si sono registrati per le coppie australiane, canadesi, indiane, cinesi, messicane, singaporiane e indonesiane. La spinta inflattiva ha avuto ripercussioni sul budget medio degli eventi che è passato da circa 54 mila a 59 mila euro, ma non ha condizionato le scelte delle coppie straniere.
Nel complesso si stima che siano stati oltre 13.600 i matrimoni di coppie straniere celebrati in Italia, cioè il +22,3% rispetto al 2022 e le presenze turistiche strettamente collegate alle celebrazioni sono stimate in oltre 2,4 milioni di pernottamenti (+19,5%).
L’indagine ha rilevato anche un incremento del numero medio di partecipanti agli eventi (60,7), che ha certamente contribuito all’aumento del fatturato del settore.
Rispetto al 2022 diminuisce la permanenza media degli sposi e degli invitati: 2,9 notti contro le 3,3 del 2022. Il trend potrebbe derivare dal bisogno di comprimere la spesa a seguito dell’impennata dell’inflazione e degli aumenti generalizzati dei prezzi che hanno caratterizzato l’intero anno. Aumenta, invece, il numero medio di invitati alle cerimonie: da 55,6 sale a 60,7.
La villa rimane la location in assoluto preferita per l’organizzazione dell’evento, seguita dalla residenza storica. Agriturismo e aziende agricole consolidano la loro posizione rimanendo saldamente al terzo posto nella graduatoria, mentre salgono di oltre 3 punti le preferenze per i castelli.
Nel 2023 si è registrato un aumento delle richieste da parte delle coppie statunitensi, confermandosi in assoluto il principale target di riferimento. Sono, tuttavia, in crescita anche le richieste delle coppie di altri mercati extraeuropei. Qualche segnale di rallentamento o di assestamento nelle richieste delle coppie dei Paesi europei, che portano la loro quota di mercato al 52%, dal 57% del 2022. Le richieste più numerose sono giunte dalle coppie del Regno Unito e della Germania, entrambe in leggera flessione rispetto al 2022.
Anche per il 2023 la domanda in Italia ha evidenziato un interesse abbastanza diversificato tra le diverse destinazioni delle singole macroaree. Il Centro e il Nord Est riducono la loro quota di mercato a vantaggio delle aree del Nord Ovest (+3,1 punti) e del Sud e Isole (+3,8 punti).
La meta preferita rimane la Toscana, al secondo posto la Lombardia e sul podio anche la Campania.
59mila euro è la spesa media per un matrimonio in Italia, contro i 53.800 euro del 2022. Si registra circa il 10% in più rispetto al 2022.
Diminuiscono gli eventi compresi nelle prime tre fasce di budget medio (fino a 10mila Euro, da 10mila e 25mila Euro e da 25mila a 50mila Euro), che perdono circa 18 punti percentuali, a vantaggio delle fasce di budget più elevato.
In base alle prenotazioni già acquisite e alla conoscenza del mercato, la percezione sui trend del mercato 2024 da parte delle imprese che hanno contribuito alla realizzazione dell’indagine è sicuramente positiva, anche se i ritmi di crescita potrebbero essere in leggera attenuazione. L’incremento stimato è dell’8,8%, con circa 1.200 eventi in più.
In linea generale, anche per il 2024 le migliori aspettative sono state segnalate per gli stessi mercati che nel corso del 2023 hanno evidenziato un particolare dinamismo. Oltre al consolidamento delle richieste che arriveranno dagli Stati Uniti, emerge il dato interessante di una crescita della domanda di altri Paesi Extraeuropei, primi tra tutti Australia, Canada, India ed Emirati Arabi.
Per il 2024 le tendenze fanno emergere una significativa quota dei micro-matrimoni e della “fuga d’amore”. In seconda posizione rimangono le segnalazioni per i Wedding week che prevedono il prolungamento dei festeggiamenti per più giorni.
(Per maggiori informazioni:https://centrostudituristicifirenze.it/)