Con il Salone del Mobile 2024, Milano si prepara ad accogliere uno dei momenti più significativi dell'anno per i flussi turistici internazionali.
Un evento che contribuisce a mantenere elevato il ritmo degli arrivi in città, già ben avviati dal break pasquale. Chi sono i visitatori più attesi? Il 76,6% della domanda proviene dall'estero. Tra le nazionalità extra-Ue, gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato, con il 21,5% della domanda turistica, seguito a distanza dal Regno Unito (5,2%).
Una previsione resa possibile dal report “THE NEXT”, osservatorio frutto della partnership tra Global Blue, società leader nel settore del Tax Free Shopping, e Lybra Tech, azienda italiana che sviluppa soluzioni tecnologiche basate sui big data, per destinazioni turistiche, aziende ed hotel.
In particolare – analizza il report – americani e britannici si distinguono per una Booking Window (la finestra temporale di prenotazione) rispettivamente di 48 e 57 giorni, contro una media generale di circa 2 mesi. Ciò rimarca il loro notevole interesse per la manifestazione.
I giorni più ricercati sono quelli di lunedì 15 e martedì 16 aprile, per una permanenza media di oltre due notti (dato che supera le tre per nazionalità come Paesi arabi, Australia, Brasile, Canada o India). Il turista medio viaggia in coppia (71%); più distanziati sono i singoli (17%) e le famiglie (10%). Tra le zone più ricercate in città, spicca quella limitrofa alla Stazione Centrale.
Punto di forza di THE NEXT è unire il dato previsionale a quello consuntivo rilevato da Global Blue, che ha osservato come nel periodo tra dicembre 2023 e febbraio 2024 Milano si sia posizionata come la principale destinazione italiana del Tax Free Shopping, con il 42% degli acquisti totali: un dato in aumento rispetto al 36% del 2019 e più del doppio se confrontato al 20% registrato da Roma.
Nel periodo in esame, a Milano, la spesa tax free ha superato i valori del pre-pandemia segnando un +37% sul 2019: la crescita più alta tra le città d’arte. Anche lo scontrino medio risulta il più elevato, con 1.418 euro, in aumento del 27% rispetto al 2019. Il mix di nazionalità è poi composto prevalentemente da cinesi, che realizzano il 15% della spesa tax free totale, con un tasso di recovery che arriva al 67% di quanto registrato nel 2019. Seguono gli arabi (14%) e gli americani (11%). A detenere i primi posti per scontrino medio sono i turisti provenienti dalla Cina con 2.070 euro, seguiti dai turisti del sud-est asiatico (1.854 euro) e dagli americani (1.764 euro). Tra le categorie merceologiche, l’81% della spesa tax free è attribuita al Fashion&Clothing, mentre il 15% è rivolto al Watches&Jewellery.
(Per maggiori informazioni: www.globalblue.com)