I numeri dell'Annuario del Turismo24 dichiarano che nel settore dell'intermediazione sono 6.500 le imprese attive, di cui 5.650 dettaglianti puri e 246 ricettivisti con un lieve incremento rispetto ai 6.483 esercizi registrati nel 2023, quando si verificarono oltre 360 chiusure, in linea con le circa mille chiusure dell’anno precedente. Negli ultimi dodici mesi ha chiuso qualche piccolo operatore, mentre alcuni dettaglianti, che avevano sospeso l’attività causa Covid, hanno riaperto i battenti.
Positivo anche il dato riguardante i network: 4.338 in tutto le agenzie di viaggi affiliate a vario titolo a una rete, rispetto alle 4.226 dell’anno passato, con una riduzione dei punti vendita indipendenti.
Leggera, o meglio leggerissima, l’oscillazione nella distribuzione territoriale: il 48% delle imprese turistiche censite all’interno del nostro database si colloca nel nord Italia, al centro il 23%. Numeri in caduta libera percorrendo lo Stivale dall’alto verso il basso: solo il 19% è basato al sud, il 10% sulle isole, ovvero in Sardegna e Sicilia. Medesime proporzioni per gli appartenenti a un network: in questo caso il 51,28% è al nord Italia, il 20,12% al centro, il 19,65% al sud e l’8,95% nelle due grandi isole. Ben diverso lo schieramento degli incomisti, concentrati soprattutto nell’Italia centrale, che ne raccoglie il 32,11% (pari a 79 esercizi); segue il nord con il 28,46% (70 imprese). C’è poi il sud con il 24,80% (61 unità) e infine le isole con il 14,63% (36 dmc in tutto).
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