La 63esima edizione del Salone Nautico Internazionale, a Genova dal 21 al 26 settembre prossimi, è stata presentata il 15 giugno all’Aja in occasione dell’ultima tappa dell’Ocean Race prima del Grand Finale previsto a Genova dal 24 giugno al 2 luglio prossimi.
Attese positive per il mercato del lavoro durante l'estate. Secondo l'ultimo bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, le assunzioni previste dalle imprese a giugno sono ben oltre mezzo milione (568mila) e sfiorano quota 1,4 milioni entro agosto. A trainare sono i servizi, con il turismo in testa, bene anche il manifatturiero. Crescono i contratti a tempo indeterminato, più di quelli a termine. Il problema è che spesso è complicato reperire personale: accade per quasi la metà delle figure ricercate questo mese. I volumi di asssunzioni sono in aumento rispetto a un anno fa: quelle programmate nel mese in corso sono oltre 9mila in più rispetto a giugno 2022 (+1,5%) e nel trimestre circa 37mila in più sul corrispondente periodo (+2,8%).
Un fine settimana da record per i musei e parchi archeologici italiani secondo il Mibac. Nei tre giorni abbiamo avuto due giornate con ingresso gratuito: il 2 giugno, istituito per la prima volta in occasione della Festa della Repubblica, e il 4 giugno, la prima domenica del mese. Pompei e il Colosseo si confermano grandi attrattori di cittadini e turisti.
Iata ha annunciato un previsto rafforzamento della redditività del settore aereo in un aggiornamento delle sue prospettive per il 2023. I punti salienti sono: i profitti netti del settore aereo dovrebbero raggiungere i 9,8 miliardi di dollari nel 2023 (1,2% di margine di profitto netto), più del doppio rispetto alla precedente previsione di 4,7 miliardi di dollari (dicembre 2022). I profitti operativi del settore aereo dovrebbero raggiungere i 22,4 miliardi di dollari nel 2023, un risultato nettamente migliore rispetto alla previsione di dicembre di un profitto operativo di 3,2 miliardi di dollari. Si tratta inoltre di più del doppio dei 10,1 miliardi di dollari di utili operativi stimati per il 2022. Si prevede che nel 2023 viaggeranno circa 4,35 miliardi di persone, che si avvicinano ai 4,54 miliardi di persone che hanno volato nel 2019. I ricavi totali dovrebbero crescere del 9,7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo gli 803 miliardi di dollari. È la prima volta che i ricavi del settore supereranno la soglia degli 800 miliardi di dollari dal 2019 (838 miliardi). La crescita delle spese dovrebbe essere contenuta all’8,1% annuo.
Secondo il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano” dell'Associazione Italiana Turismo Enogastronomico esiste un gap tra interesse verso alcune esperienze ed effettiva fruizione. Per esempio tra i percorsi a tema olio da percorrere individualmente c’è “un interesse del 64% e una fruizione dell’8%, con un gap del 56% tra domanda e offerta. Quando si parla di manifestazioni musicali all’interno delle aziende di produzione c’è un gap del 51%, interesse 61%, fruizione 10%, l’arte connessa ai luoghi di fruizione, cantine e frantoi, vede un gap del 49%. Nel caso dei percorsi a tema birra il gap è del 44%. La vendemmia turistica mostra un gap del 41%, il 53% degli italiani è interessato, ma ne ha fruito solo il 12%”.
Quanto al tema bike e gusto il rapporto rivela che esiste “un gap del 40%”.
Stando ai dati della società di consulenza, Boston Consulting Group, nel 2022 a Milano la tariffa media a notte dei cinque hotel top della città (Mandarin, Bulgari, Armani, Four Seasons e Hyatt) è stata di 1.210 euro, su livelli cioè di quasi 500 euro superiori rispetto ai 750 euro dell’anno pre-Covid 2019. E tutto ciò con una occupazione camere che si è invece fermata appena al 59%, rispetto al 71% di quattro anni fa. Il trend è singolare poiché, , gli hotel storicamente tendono ad alzare i prezzi quando i livelli di riempimento delle strutture arrivano almeno al 65%-70%, mentre una quota attorno al 60% è considerata essere il livello minimo sostenibile per un hotel. Tale tendenza peraltro non riguarda solo il capoluogo lombardo: anche a Firenze, Venezia e Roma, infatti, le tariffe sono oggi su livelli del 30%-50% superiori a quelli del 2019. E pure in questo caso i tassi di occupazione sono lontani dalle quote pre-Covid. In quattro anni i ricavi medi per camera disponibile (revpar) sono quindi saliti del 40% a Roma, la città con il risultato migliore, e del 20%-25% nelle altre destinazioni.
Dai dati che emergono dall’Osservatorio Turismo Cashless 2023 di SumUp tornano i turisti internazionali in Italia e preferiscono pagare con carta e smartphone. Guardando al mese di aprile – tradizionalmente dedicato al turismo primaverile – nel 2023 le transazioni digitali sono aumentate mediamente del 26,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Oltre un quarto delle transazioni proviene da carte internazionali, +32,5% rispetto ad aprile 2022. Tra i settori legati al turismo, quello che ad aprile 2023 ha registrato più transazioni digitali è l’horeca. In confronto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando ancora vigevano alcune restrizioni a causa della pandemia, la ristorazione ha visto un incremento di pagamenti digitali: +40,4% i fast food, +37,4% caffè e ristoranti. Protagonista della primavera italiana anche i servizi turistici, con +36,6% di transazioni digitali. Guardando alle abitudini dei viaggiatori provenienti dall’estero, il settore in cui si registra il maggior numero di transazioni internazionali è ancora quello dei servizi turistici (58,7%), seguito da hotel (54,7%) e taxi (54,5%). In quarta e quinta posizione bar e club (29,3%) e caffè e ristoranti (29%).
Il turismo fieristico attiva in Italia un valore della produzione di oltre 10 miliardi di euro l’anno, corrispondenti ad un valore aggiunto di 4,8 miliardi di euro, con un impatto occupazionale stimabile in circa 90 mila addetti. In altri termini, ogni euro speso dai visitatori delle manifestazioni, genera 2,4 euro in produzione e 1,1 euro di valore aggiunto per l’economia turistica nazionale, secondo i dati del rapporto Prometeia-Aefi (Associazione esposizioni e fiere italiane). I viaggi legati al segmento attivano una spesa annua di beni e servizi turistici di 4,25 miliardi di euro l’anno (di cui 204 milioni di imposte al consumo), creando valore aggiunto per quasi 2 mld di euro. A ciò si aggiungono 1,5 miliardi di Pil legati all’impatto indiretto sulle imprese “a monte” della supply-chain turistica, e un beneficio indotto (derivante dai consumi degli addetti della filiera attivati) pari ad altri 1,4 miliardi di euro di valore aggiunto. Una forma di viaggio – quella fieristica – che, secondo le stime Prometeia, incide per il 4% sull’intera spesa turistica “tipica” effettuata in Italia, grazie ai 20 milioni di visitatori registrati ogni anno (il 2,5% sul totale dei viaggi turistici in Italia).
Secondo un’ indagine congiunturale condotta nel mese di maggio da FAITA-Federcamping e CISET-Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica, su un campione rappresentativo di campeggi e villaggi turistici italiani, a fine stagione si dovrebbe registrare una crescita del 3,7% degli arrivi (pari a 390.000 ospiti, italiani e stranieri) e del 3% delle presenze (pari a 2 milioni). Se la stima si confermerà gli arrivi totali raggiungeranno i 10,9 milioni per circa 67 milioni di presenze (nel 2022, anno record per il settore, si erano registrati 10,5 milioni di arrivi e 65 milioni di presenze). In particolare l’indagine ha rilevato che a maggio 2023 le prenotazioni di turisti stranieri sono a +1,9% rispetto allo stesso mese del 2022, mentre le prenotazioni italiane restano pressochè stabili con un +0,1%. Questo nonostante le instabili condizioni meteorologiche, l’aumento dei tassi di interesse deciso dalla BCE e dell’inflazione abbiano sicuramente influito sulle decisioni degli ospiti e sulla tempistica di prenotazione. La finestra di prenotazione media è di circa 2,2 mesi per gli stranieri e di 2,4 mesi per gli italiani.
L’Italia continuerà a crescere, sebbene in modo “modesto”, secondo le previsioni, aggiornate dell’ultimo Economic Outlook dell’Ocse. Se il Pil lo scorso anno era aumentato del +3,8%, la previsione per il 2023 parla di un +1,2%, mentre nel 2024 l’incremento secondo gli analisti sarà del +1%. Fa da traino, si era detto, il turismo, che nonostante il caro prezzi gode ancora dell’effetto molla post Covid, i rischi per la crescita sono sostanzialmente bilanciati dagli elevati risparmi delle famiglie che potrebbero guidare un rimbalzo della domanda interna più rapido. La rapida attuazione delle riforme strutturali e dei piani di investimento pubblico nel Pnrr sarà fondamentale per sostenere l’attività a breve termine e gettare le basi per una crescita sostenibile nel medio termine, oltre ad avere “l’ulteriore vantaggio di esercitare ulteriori pressioni al ribasso sul rapporto debito/Pil.