Qualità dell'offerta, connessioni digitali, chiarezza sulla mobilità sono gli elementi per attirare in Italia il turista, che spesso torna dopo aver già visitato le grandi città e scopre i piccoli centri. Quello che interessa è trovarsi di fronte ad un sistema Paese per cui semplificare diventa d'obbligo per velocizzare e far ripartire il movimento. Su questo tema si sono trovati tutti d'accordo i partecipanti alla Conferenza del Parlamento Europeo con i Direttori dei Parchi e Musei Statali Autonomi, nella prima sessione sul sostegno del PNRR alle destinazioni, che si è tenuta il 27 ottobre a Paestum nell'ambito della XXIV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico. Non solo innovazione, ma anche classificazione, fruibilità dei beni, accessibilità. Occorre energizzare e conservare, ha sottolineato il Direttore Ufficio Italia del Parlamento Europeo Carlo Corazza, per mettere fine ad anni di penuria e investimenti sbagliati riferendosi ai siti campani come Paestum o Pompei, dove il dialogo è aperto direttamente con chi gestisce, dal momento che oltre al PNRR ci sono i fondi regionali.
Si è parlato di Revenge Travel: il turismo americano è stato un ritorno importante e un forte segnale, che potrebbe portarci, anche il prossimo anno, a un record assoluto di visitatori dall'estero. Per questo è importante costruire un modello di sviluppo economico e sociale più equilibrato, più diffuso, allargato alle aree interne del nostro Paese, custodi di una straordinaria ricchezza per una sfida fondamentale che non possiamo più rimandare: la sfida di coltivare la bellezza dei nostri territori- ha affermato la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli.
Il Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa San Paolo, Giuseppe Nargi, ha annunciato grossi investimenti (in condizione di movimentare 400 miliardi) per aiutare la ripresa di realtà capaci di agganciare i fondi PNRR e utilizzarli nella maniera giusta. Nuove opportunità per musei e parchi archeologici, che si trasformano in location d'eccezione per appuntamenti culturali di ampio respiro con l'obiettivo di coinvolgere sempre più visitatori. Sono state messe in campo risorse per 19 miliardi di euro da investire su tratte come Napoli-Bari, Palermo- Catania, ha evidenziato Maurizio Mirone, che in Trenitalia è International Sales Manager, per interventi sulle stazioni che sono il biglietto da visita di città e destinazioni turistiche. Per il Sud, ci saranno 700 milioni per poco più di 50 stazioni.
(Per maggiori informazioni:b.ongaro@federturismo.it)