L'Associazione che raggruppa i Tour Operator chiede con forza ai principali vettori la massima collaborazione per fornire, in questa situazione di disservizi e disagi per tutti, un’assistenza telefonica in Italia 7 giorni su 7 e strumenti adeguati a gestire cancellazioni, riprotezioni e ritardi per i clienti, collaborando così al pieno rispetto degli obblighi di legge propri dei Tour Operator
L'estate 2022 è iniziata in salita per i viaggiatori, per tutta la filiera del turismo organizzato e per i Tour Operator che si trovano a dover gestire gravi disagi dei propri clienti, a causa di ritardi e cancellazioni dei voli.
Come previsto dal Codice del Turismo, i Tour Operator, essendo responsabili di tutti i servizi contenuti nei pacchetti turistici venduti, a differenza di altri attori del settore e della filiera, sono obbligati a riproteggere e ad assistere i propri clienti anche in caso di ritardi, cancellazioni o annullamenti di voli da parte dei vettori.
Se i Tour Operator sono chiamati a farsi carico delle numerose complessità legate alla gestione delle riprotezioni, in situazioni come quelle che si stanno delineando in queste settimane, è necessario che le compagnie aeree siano in prima fila, con gli operatori, nel fronteggiare le difficoltà create dalle stesse compagnie ai viaggiatori.
Andrea Mele, Vice Presidente e Responsabile dei rapporti con i Vettori di ASTOI Confindustria Viaggi dichiara: “Pur comprendendo le difficoltà che stanno investendo in questo periodo il settore del trasporto aereo ed i sistemi aeroportuali, non possiamo non evidenziare gli importanti effetti negativi diretti sull’attività dei Tour Operator esplicati dalle numerose cancellazioni o ritardi di voli. In uno scenario come quello attuale, le compagnie aeree sono tenute a fornire agli operatori un’assistenza, telefonica o on line, qualificata, continuativa, 7 giorni su 7 e tutti gli strumenti necessari per gestire le diverse problematiche dei clienti. Purtroppo, spesso ci troviamo a dover parlare, nel migliore dei casi, con call center stranieri che non conoscono la specificità del nostro lavoro, del nostro mercato e le normative italiane o a gestire attese infinite, non riuscendo in alcuni casi addirittura a parlare con nessun operatore dei call center, soprattutto nei fine settimana quando gli uffici delle compagnie sono chiusi. Ne conseguono ulteriori carichi e aggravi lavorativi per i Tour Operator in una situazione già complessa, ma anche un’anticipazione di risorse economiche per risolvere i problemi dei clienti e inevitabili e lunghi iter burocratici per ottenere i dovuti rimborsi da parte delle compagnie aeree. Come operatori del settore siamo immediatamente scesi in campo, come sempre, per affrontare tutte le problematiche conseguenti ai disservizi dei voli, consapevoli del ruolo che ci compete e del complesso periodo storico che tutti stiamo vivendo.
Chiediamo però ai vettori di fare la propria parte in un’ottica di piena collaborazione e lanciamo questo forte appello affinché tutti i principali vettori si assumano le proprie responsabilità.
Comprendiamo che ci siano problemi di personale negli aeroporti, comprendiamo che anche nelle compagnie aeree vi siano problemi di equipaggio e di servizio, comprendiamo che forse nessuno era preparato ad una ripartenza così veloce ma, al tempo stesso, è necessario ed urgente comprendere che in questo modo si sta uccidendo definitivamente il turismo dopo due anni di agonia”.