Secondo le recenti stime di Iata le perdite del settore dovrebbero ridursi a -9,7 miliardi di dollari (il dato è in miglioramento rispetto alle previsioni di ottobre 2021, con una perdita di 11,6 miliardi di dollari) per un margine di perdita netto di -1,2%. Il che è in netto miglioramento rispetto alle perdite di 137,7 miliardi di dollari (-36,0% di margine netto) nel 2020 e di 42,1 miliardi (-8,3% di margine netto) nel 2021.
La redditività a livello di settore nel 2023 sembra a portata di mano, con il Nord America che dovrebbe già realizzare un profitto di 8,8 miliardi di dollari nel 2022. I guadagni in termini di efficienza e il miglioramento dei rendimenti stanno aiutando le compagnie aeree a ridurre le perdite nonostante l’aumento dei costi di manodopera e carburante (quest’ultimo guidato da un aumento del 40% del prezzo mondiale del petrolio e da un crack spread in aumento quest’anno).


Non manca l’ottimismo del settore  ed anche l’impegno per la riduzione delle emissioni è evidente nella consegna prevista di oltre 1.200 aeromobili nel 2022.
La forte domanda repressa, la revoca delle restrizioni di viaggio nella maggior parte dei mercati, la bassa disoccupazione nella maggior parte dei Paesi e l’aumento dei risparmi personali stanno alimentando una ripresa della domanda che vedrà il numero di passeggeri raggiungere l’83% dei livelli pre-pandemia nel 2022.
Il miglioramento delle prospettive finanziarie deriva dall’aumento dei costi di holding del 44% mentre i ricavi sono aumentati del 55%. 
I ricavi del settore dovrebbero raggiungere i 782 miliardi di dollari (+54,5% rispetto al 2021), il 93,3% dei livelli del 2019. I voli operati nel 2022 ammonteranno a 33,8 milioni, ovvero l’86,9% dei livelli del 2019 (38,9 milioni di voli). A detta di Iata si prevede che i ricavi dei passeggeri rappresenteranno 498 miliardi di dollari di ricavi del settore, più del doppio dei 239 miliardi di dollari generati nel 2021. Inoltre, in base alle stime, il numero di passeggeri di linea raggiungerà i 3,8 miliardi, con una crescita del 97,6% rispetto al 2021, raggiungendo l’82,4% del traffico 2019. Poiché la domanda repressa viene rilasciata con l’allentamento delle restrizioni di viaggio, i rendimenti dovrebbero aumentare del 5,6%. Ciò segue un’evoluzione dei rendimenti del -9,1% nel 2020 e del +3,8% nel 2021.
(Per maggiori informazioni: www.iata.org)