Secondo il report di Risposte Turismo, presentato durante l'ultimo Summit CLIA, le crociere torneranno nel 2023 ad una normalità post pandemica e si raggiungeranno 12,7 milioni di passeggeri movimentati in Italia e 48,6 milioni nell’area euro-mediterranea, tornando così ai livelli del 2019, quando si arrivò rispettivamente a 12,3 e 53,3 milioni. Intanto il 2022 dovrebbe chiudersi con oltre 38 milioni di movimenti passeggeri.
Le compagnie aderenti a Clia, più del 90% della flotta mondiale, sono già impegnate perché l’intero settore delle crociere sia a emissioni a zero a partire dal 2050, le nuove navi e quelle in costruzione dispongono infatti di tecnologie all’avanguardia dal punto di vista ambientale. Nei prossimi sei anni saranno varate ben 24 navi da crociera alimentate a Gnl. Già oggi l’81% delle navi è dotato dei più avanzati sistemi di bordo per il trattamento delle acque e dei gas di scarico. Il 100% dei rifiuti generati a bordo viene riutilizzato o riconvertito in energia, percentuali ben più alte che a terra. Entro 15 anni tutte le flotte Clia saranno alimentate a gas naturale liquefatto, che produce zero emissioni di zolfo, l’85% in meno di ossido di azoto, quasi il 100% in meno di emissioni di particolato, fino a un 20% in meno di gas serra. Inoltre, le navi che funzionano oggi con il Gnl tradizionale saranno immediatamente pronte per il Gnl sintetico rinnovabile.
Nel 2019 l’impatto economico del settore in Europa era di quasi 58 miliardi di euro e garantiva circa 400 mila posti di lavoro e si conta di tornare a quei livelli già nel 2023.
(Per maggiori informazioni: www.cruising.otg)