L’Istat nel report “Le spese per i consumi delle famiglie” nel 2021, evidenzia una crescita dei valori: la spesa media mensile per consumi delle famiglie si attesta a 2.437 euro, in crescita del 4,7% rispetto ai 2.328 euro nel 2020. Nel contempo riprendono ad aumentare i divari territoriali, pari a 728 euro tra nord-ovest e sud (due anni fa era 625 euro).


Guardando alle regioni, in Trentino-Alto Adige e Lombardia abbiamo la spesa media più alta. Nel sud e nelle Isole pesano di più le voci destinate ai bisogni primari, come quelle per alimenti e bevande analcoliche: nel 2021 questa quota di spesa arriva al 24,6% al sud e al 23,5% nelle Isole, mentre si ferma al 17,2% nel Nord-est.

La frenata più consistente, però, riguarda il settore turistico, oltre ad abbigliamento e calzature. Anche nel 2021 le abitudini si sono adattate ai mutevoli contorni delle ondate pandemiche. Dunque, così come l’anno precedente, la voce di spesa che le famiglie dichiarano di aver maggiormente limitato è quella per viaggi e vacanze.

Tra quante già spendevano per questa voce nel 2020, la quota di chi l’ha ridotta rispetto all’anno precedente è del 62,4%, una percentuale ancora più alta di quella riscontrata nel 2020 (pari al 46,8%) e che risulta in crescita soprattutto al nord (dal 44,1% al 61,2%). La percentuale più elevata di famiglie che nel 2021 dichiara di aver ridotto i viaggi si osserva comunque nel sud Italia (69,8%).

Oggi, nonostante il turismo verso l’estero sia ripartito, resta comunque un forte ostacolo: il caro energia con i conseguenti rincari in tutti i segmenti turistici che si prevede influenzeranno anche quest’anno le scelte di vacanza delle famiglie italiane.

(Per maggiori informazioni: www.istat.it)