- Secondo la ricerca del Touring Club Italiano sulla propria community
- il 79% dichiara che andrà sicuramente in vacanza
L’Italia è la scelta preferita dal 73% degli intervistati ma ripartono i viaggi all’estero (27%)
Il mare è sempre la meta preferita (47%), in leggero calo la montagna (20%) e in netta ripresa le città d’arte (14%), bene i piccoli borghi (9%)
Milano, 7 giugno 2022 – Come saranno le vacanze degli italiani nell’estate 2022? Torneremo a muoverci più liberi e a viaggiare più sereni? L’indagine del Centro Studi del Touring Club Italiano sui programmi di viaggio della community Tci prova a rispondere a queste domande e dare una fotografia della nostra prossima estate.
Nell’estate 2022 si assiste a un ulteriore passo verso la normalità: il 79% dei rispondenti afferma che farà “sicuramente” un viaggio (era il 71% nel 2021) mentre un altro 16% lo farà “probabilmente” (era il 20% lo scorso anno). Chi ha già scelto di restare “certamente” a casa è una quota molto bassa (1% contro il 3% del 2021) mentre il 3% ha risposto “probabilmente no” (era il 6% lo scorso anno). Nel complesso, dunque, il 95% della community Touring ha un atteggiamento positivo nei confronti dell’estate che sta per iniziare.
Il Bel Paese è da sempre la meta preferita delle vacanze estive dei nostri connazionali. Se di solito il rapporto Italia-estero espresso dalla community Touring era di circa 60-40, nell’estate 2022 continua ancora il trend impostosi con la pandemia: il 73% (era il 91% nel 2021) infatti sceglierà una destinazione domestica. Chi andrà all’estero (27%) sceglierà soprattutto i viaggi in Europa (23%) mentre sono ancora residuali gli spostamenti di più lungo raggio.
Guardando all’Italia, la regione preferita dalla community Touring è il Trentino-Alto Adige, seguita da Sardegna, Toscana e Puglia. Rispetto all’estate 2021, la Sardegna sale nelle preferenze delle persone riposizionandosi quasi ai livelli pre-pandemia.
Il progressivo ritorno alla normalità ha un impatto anche sulle destinazioni scelte degli italiani: se il mare resta irrinunciabile in estate (47%, in calo rispetto al 2021 ma ancora con percentuali al di sopra rispetto al periodo pre-Covid), si registra una diminuzione della montagna (20%, in calo rispetto all’anno scorso ma ancora oltre i livelli 2019). Si segnala una ripresa decisa del turismo urbano (14% rispetto al 9% del 2021 ma ancora lontano dai dati del 2019 quando aveva raggiunto il 23%) mentre continua l’andamento positivo del turismo rurale e dei borghi (9%, in crescita rispetto agli anni precedenti).
Per quanto riguarda il periodo delle partenze, permane tuttora l’inversione della classica stagionalità estiva: ci si concentrerà, infatti, perlopiù in luglio (31% rispetto al 36% del 2021 e al 30% del 2019) e in seconda battuta in agosto (27% rispetto al 32% del 2021 e al 36% del 2019). Da sottolineare il fatto che aumenta la quota di chi sceglie le stagioni di spalla, forse per contenere le spese vista la difficile situazione di contesto: giugno (19%) registra infatti una spiccata crescita rispetto agli anni precedenti così come settembre (16%).
La prevalenza dei viaggi domestici si riflette anche sulla scelta del mezzo di trasporto che vede una polarizzazione forte sull’auto (56%), anche se meno marcata rispetto al 2021 (67%) o al 2020 quando aveva superato il 70%. Parallelamente, cresce la percentuale di coloro che utilizzeranno l’aereo (21% rispetto all’11% del 2021 e all’8% del 2020) anche se si tratta di un dato lontano dalla situazione pre-pandemica.
Dai dati relativi all’estate 2022 sembra superato il timore, registrato lo scorso anno, di partire in vacanza con un gruppo allargato (18%, in lieve aumento sul 2021): la maggior parte andrà con il nucleo familiare ristretto composto da partner e/o figli (65%, in linea con i dati pre-pandemia). L’onda lunga del COvid sembra influenzare tuttora le motivazioni che spingono la community Touring a viaggiare durante la prossima estate. Si va in vacanza soprattutto per staccare la spina (35%, in calo rispetto al 2021 ma comunque al di sopra del dato del 2019) e per conoscere/imparare (20%, in crescita rispetto al 2021). La cura di salute e benessere (14%) è in calo rispetto all’anno scorso quando costituiva la seconda motivazione di viaggio.
Dalle risposte traspare un certo realismo quando ci si deve esprimere su come sarà l’estate 2022. La stragrande maggioranza (84%) afferma che, come nel 2021, occorrerà prendere alcune accortezze per minimizzare i rischi di contagio. Una quota minore (15%) è convinta che sarà finalmente “libera”, come prima della pandemia, mentre è residuale l’opinione di chi crede che sarà peggiore dell’anno scorso (1%).
In generale si guarda all’estate 2022 con ottimismo e voglia di tornare a viaggiare.
Ma quale eredità lascerà la pandemia al turismo nel prossimo futuro? Come è già cambiato e cambierà ancora il modo di viaggiare delle persone? Secondo le risposte della community del Touring la maggioranza delle persone (74%) farà ancora le vacanze in Italia perché il Paese merita di essere sostenuto nella ripartenza, prevale la volontà di destagionalizzare le vacanze (69%), la scelta di destinazioni meno note e affollate (68%) e la preferenza per l’extralberghiero (53%).