L'Italia ha ancora molto da fare perché le sue strade diventino a misura di biciclette e gli Oscar per il cicloturismo, consegnati il 3 giugno a Matera, arrivano ad evidenziare, nella loro settima edizione, proprio questo aspetto.
Quest'anno sul gradino più alto del podio è salita l'Emilia Romagna che ha vinto con il suo "Grand Tour della Valle del Savio". Il secondo posto se lo sono aggiudicato le Marche per "Strade di Marca", il terzo la Regione Lombardia con la "Ciclabile Valchiavenna". La giuria del premio, di cui Ludovica Casellati è l'ideatrice, era composta, tra gli altri, da Marina Lalli (Federturismo Confindustria), Andrea Abodi (Istituto Credito Sportivo), Monsignor Liberio Andreatta (Comitato Permanente Ministero del Turismo), Ernesto Fürstenberg Fassio (Banca Ifis), Marco Mancini (Gruppo Fs), Giorgio Palmucci (Enit), Gianluca Santilli (Osservatorio Bikeconomy), Sebastiano Venneri (Legambiente). L’Oscar si pone un duplice obiettivo: da una parte stimolare le amministrazioni a valorizzare i propri percorsi, dall’altra promuovere gli investimenti in cicloturismo. La presidente Lalli nel suo intervento ha sottolineato come per le aziende turistiche e per il settore sia necessario investire nel cicloturismo: una via da esplorare per tutti gli operatori , una rete che va fatta tutti insieme. Durante il Bike forum è stato, inoltre, presentato il market watch Ecosistema della Bicicletta curato da Banca Ifis dal quale è emerso come il Bel Paese produca tantissime biciclette: 3 milioni di pezzi solo nel 2021 con un giro d'affari da capogiro (1,6 miliardi nel 2021) e un fatturato italiano che procede al ritmo di galoppo (+7% sul 2020), stacca quello tedesco e portoghese e conquista il 21% del mercato.
(Per maggiori informazioni: b.ongaro@federturismo.it)