L’ultimo report sugli investimenti nel commercial real estate Italia sui primi tre mesi del 2022 realizzato da Cbre registra 400 milioni di euro di investimenti da inizio anno a fine marzo: un volume quasi triplicato rispetto a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Il comparto ha visto, nei primi tre mesi, la chiusura di 12 operazioni, cinque delle quali legate al segmento resort, che era stato uno tra i più performanti del 2021. Sta via via aumentando, rispetto al passato, la dimensione media del transato, grazie anche alla preferenza per prodotti con posizionamento potenzialmente luxury. L’inizio del 2022 ha visto inoltre il ritorno sul mercato degli operatori-proprietari, compagnie che acquisiscono asset con l’obiettivo di gestirli direttamente.
Complessivamente il macro-settore, che comprende anche le asset class uffici, logistica, retail, residenziale e alternative, ha registrato un volume delle operazioni totali pari a 3,2 miliardi di euro, più del doppio rispetto a quanto riportato alla fine del primo trimestre del 2021 (1,5 miliardi). Su base storica, recita una nota della società, è il primo trimestre migliore di sempre.
Il trimestre ha visto gli investitori stranieri giocare un ruolo significativo, con un’incidenza sul totale investito pari all’82% e l’arrivo di nuovi player sul mercato; si riduce invece per il periodo preso in esame la partecipazione degli investitori domestici (18%), che rimane però stabile in valori assoluti rispetto alla media degli ultimi cinque anni.
Il trimestre ha visto gli investitori stranieri giocare un ruolo significativo, con un’incidenza sul totale investito pari all’82% e l’arrivo di nuovi player sul mercato; si riduce invece per il periodo preso in esame la partecipazione degli investitori domestici (18%), che rimane però stabile in valori assoluti rispetto alla media degli ultimi cinque anni.
( Per maggiori informazioni:www.cbre.it)