Poco più di 92 milioni di arrivi e quasi 343 milioni di presenze tra italiani e stranieri, con una crescita rispettivamente pari al 43% e al 35% rispetto al 2021 secondo le stime per il 2022 di un’indagine di Demoskopika. Una tendenza in crescita, dunque, seppur ancora lontana dallo scenario del 2019. In particolare, i pernottamenti dovrebbero segnare ancora un -21,4% e gli arrivi un -29,6%. Effetto positivo anche sulla spesa turistica: 26 miliardi previsti, in crescita dell’11,8% rispetto al 2021. Passando, invece, alle note negative occorre evidenziare come ben 11 milioni di italiani si siano detti obbligati a rinunciare alle vacanze, il 10% dei quali per timore degli effetti della guerra in Ucraina e l’8% per il persistere del Covid e delle sue varianti.
Colpisce, infine, il 13% degli italiani che non ha programmato la villeggiatura con la famiglia dichiarando un peggioramento della condizione economica familiare rispetto allo scorso anno. Se a prevalere è sempre la scelta della vacanza al mare, indicata da ben il 57% degli italiani, quasi uno su 4 (23%), opta per la vacanza natura. Nel dettaglio, la scelta della tipologia di vacanza in montagna è rappresentata dal 10% del campione che ha dichiarato l’intenzione di andare in vacanza, modalità di risposta immediatamente seguita dal 9% che opta per la villeggiatura in campagna. A livello territoriale le regioni che cresceranno di più sono il Piemonte con 12,8 milioni di pernottamenti (+56,7%) e 4,3 milioni di arrivi (+66,3%) e il Trentino-Alto Adige con 46,4 milioni di presenze (+53,5%) e 11,3 milioni di arrivi (+31,8%). A seguire Campania, Veneto e Lombardia.
(Per maggiori informazioni:www.demoskopika.