“La ripresa del turismo nel post-pandemia: ruolo e valenza del capitale umano” è il titolo del convegno organizzato il 21 gennaio dall’Università LUM al quale è intervenuta, tra gli altri, la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli. Dopo i saluti del prof. Antonello Garzoni, Rettore dell’Università LUM e Direttore Scientifico del Master Matom e della prof.ssa Candida Bussoli, Direttrice del Dipartimento di Management, Finanza e Tecnologia dell’Università LUM ai lavori hanno partecipato anche: Massimo Salomone, Presidente Sezione Turismo Confindustria Puglia, Roberto Tedesco, AD Italica Holding, Domenico Morrone, Coordinatore Scientifico Master Matom e Docente di Marketing Territoriale, Università LUM, Francesco Saverio Massari, responsabile del Laboratorio di Destination Management dell’Università LUM, Nica Mastronardi, responsabile PO Fiere & Eventi Trade Pugliapromozione e Responsabile Coordinatrice del Laboratorio di Destination Management dell’Università LUM
e Carlo Bosna, Responsabile dei Rapporti Istituzionali con le Università ed altri enti di formazione PUGLIAPROMOZIONE e Responsabile Coordinatore del Laboratorio di Destination Management dell’Università LUM. La Presidente Lalli nel suo intervento ha sottolineato come il turismo sia stato il settore maggiormente penalizzato dalla pandemia con perdite di fatturato dal 60% in su in cui si è di fatto lavorato pienamente solo due mesi con una grande difficoltà nel trattenere il personale e nel reperirne di nuovo a causa del reddito di cittadinanza che rappresenta un vero problema strutturale. A ciò si aggiunge che le risorse non sono formate per quello che serve per questo si è chiesto l’istituzione di un fondo nuove competenze per permettere di adeguare la formazione del personale alle nuove esigenze. Questi lunghi mesi hanno determinato un cambiamento nella domanda turistica che richiede la capacità di ripensare non solo i servizi offerti. Bisogna riposizionare in alto l’offerta turistica italiana e il turismo di alta gamma è una leva strategica di crescita del Paese. I viaggi a 5 stelle generano 25 miliardi di ricavi diretti, ma essendo l’Italia una delle mete preferite al mondo per cibo, cultura, paesaggio i numeri potenzialmente si triplicano. Il turista che alloggia in strutture di lusso spende oltre nove volte più della media e nel caso dello shopping arriva a 15 volte. E’ quindi fondamentale lavorare sulla comunicazione ed il marketing per far diventare l’Italia la prima scelta dei viaggiatori altospendenti.
(Per maggiori informazioni: b.ongaro@federturismo.it)