Secondo quanto emerge dall’ultimo Snapshot Hospitality di World Capital, che mette a confronto il nostro Paese con competitor quali Malta, Portogallo, Francia, Spagna, Grecia e Croazia, l’Italia è prima per livello di attrattività territoriale, ma solo sesta per grado di destagionalizzazione del turismo. Il modello di valutazione utilizzato nell’analisi tiene conto di 6 specifici indicatori: numero di siti patrimonio Unesco sul territorio, km di coste, la posizione di ciascun Paese nelle classifiche culinarie mondiali, l’indice climatico Stc 2019, il numero di città termali presenti sul territorio e il numero di km di piste da sci.L’Italia raggiunge il punteggio massimo (20) in tre indicatori su sei: numero dei siti Unesco, cucina e numero di città termali; è al secondo posto per la lunghezza delle coste, rispetto alla Grecia, e per la lunghezza delle piste da sci, rispetto alla Francia.
L’Italia si posiziona al sesto posto per destagionalizzazione, registrando una media di occupazione dei posti letto nei mesi di spalla di soli 42,9 punti percentuali. Ai vertici della classifica troviamo invece Malta con il 76,4% di occupazione, seguita dalla Spagna con il 63,7% e dalla Francia con il 60,8%.
In particolare World Capital evidenzia come, se l’Italia adottasse una strategia di destagionalizzazione del turismo, raggiungendo così la stessa percentuale di presenze turistiche registrate a Malta nei mesi di bassa stagione (marzo, aprile, ottobre e novembre) e del Portogallo ad ottobre, la spesa turistica nel Belpaese potrebbe crescere di circa 7 miliardi di euro.
(Per maggiori informazioni: https://www.worldcapital.it)