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  • News 2021

    Secondo Pitchup.com, piattaforma che conta una presenza in oltre 67 Paesi con più di 5.000 strutture partner, le prenotazioni per il periodo primavera-estate 2021 segnano già un + 39% rispetto al 2020 e riflettono l’interesse dei turisti per le vacanze all’aria aperta.  Lo scorso anno si è verificata  una prenotazione ogni 3 secondi su Pitchup.com;  6.500 prenotazioni in un solo giorno e dall’inizio del nuovo anno quasi 40.000 persone hanno già prenotato per le vacanze tramite Pitchup.com, con un aumento significativo durante la fine di gennaio
    In Europa il Paese che ha mantenuto un alto numero di pernottamenti in strutture outdoor è il Regno Unito dove, salvo cali nei mesi invernali, l’andamento delle prenotazioni mensile è stato sempre presente, complice anche le maggiori libertà lasciate ai cittadini. L’estate del 2020 e il calo temporaneo delle restrizioni hanno permesso la ripresa dei soggiorni anche in Germania, Italia e Spagna.

    La decisione di posticipare l’apertura degli impianti sciistici peserà drammaticamente sul turismo bianco italiano secondo l’Istituto Demoskopika.  Per il periodo dicembre 2020-marzo 2021 si registreranno 12,4 milioni di turisti in meno che genereranno mancati incassi per il comparto pari a oltre 9,7 miliardi di euro e saranno a rischio  9 mila lavoratori stagionali. Il turismo invernale del Belpaese è rappresentato da 6.170 chilometri di piste con circa 1.800 impianti di risalita al servizio dei comprensori sciistici che producono lavoro per ben 14 mila persone oltre all’indotto e la spesa media pro capite stimata per sostenere la settimana bianca, è pari a 785 euro per persona.

    Gli europei sono ansiosi di tornare a viaggiare di nuovo e intendono farlo non appena le limitazioni alla mobilità saranno rimosse. Secondo un sondaggio della European Travel Commission (Etc) il 54% dei residenti nel Vecchio Continente intende concedersi  un viaggio prima della fine del prossimo luglio. Il 41% sceglie di viaggiare in un altro Paese europeo, mentre il 35% preferisce ancora rimanere entro i confini nazionali. L’interesse per il sole e il mare, con la Spagna in prima linea, rimane inalterato. I cittadini di Regno Unito, Francia, Germania, Svizzera e Austria sono i più entusiasti di pianificare una fuga verso destinazioni costiere.

    I cieli torneranno a schiarirsi non prima del 2022 ma fino a dicembre dobbiamo accontentarci di performance che, nella migliore delle ipotesi, raggiungeranno il 50% dei livelli pre-Covid: è la previsione di S&P Global Ratings sul traffico aereo europeo nel 2021. Secondo le previsioni di S&P, se l'Ue velocizzasse i tempi di distribuzione vaccinale, si potrebbe ottenere un'immunizzazione diffusa entro la fine del terzo trimestre e quindi nel quarto trimestre del 2021 potrebbe esserci una ripresa più significativa, anche grazie all'enorme quantità di domanda repressa di viaggi. Anche perché le stime per Regno Unito e Stati Uniti sono di vaccinare il 70% della popolazione entro luglio, quindi potrebbero aprirsi alcuni corridoi transatlantici importanti.

    Con  il via libera al decreto legge Milleproroghe da parte delle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera arriva la  proroga di 6 mesi per l'utilizzo del bonus vacanza (da giugno al 31 dicembre 2021). Il bonus permette di accedere a un credito fino a 500 euro da spendere in servizi turistici e può essere richiesto dai nuclei familiari con Isee fino a 40mila euro, erogando 150 euro ai nuclei composti da una sola persona, 300 a quelli di due persone e 500 a quelli di 3 o più persone.

    È stata inoltrata alla Presidente del Senato la petizione per la riapertura di giostre e luna park, con migliaia di firme, che sarà assegnata alla competente Commissione permanente. L’ANESV, associazione di categoria che rappresenta le attività di spettacolo viaggiante e parchi divertimento, che ha organizzato la raccolta di firme, si appella al prof. Mario Draghi affinché disponga la riapertura delle attività di spettacolo viaggiante e dei parchi divertimento allo scadere del vigente DPCM, unitamente ad altri luoghi di spettacolo, come cinema e teatri.

    La capacità di adattarsi ai nuovi itinerari, le nuove tempistiche di prenotazione e le aspettative in via di trasformazione dei viaggi sono, secondo il Confidence Index elaborato da Travelport, le principali caratteristiche di una domanda in profonda trasformazione. Il 77% degli intervistati si aspetta un pieno recupero in meno di 3 anni; giovani e famiglie inizieranno a viaggiare già nei prossimi 6 mesi e il 42% prevede che i viaggi nazionali recupereranno in anticipo rispetto a quelli internazionali. Se nel 2019 l’86% del volume era di business travel contro un 14% di leisure, nel 2020 abbiamo visto un 66% di bt contro un 34% di leisure.

    Secondo l’Ufficio statistico del Mibact il 2020 per i musei statali  si è chiuso con un calo del 75% dei visitatori con un corrispondente decremento degli incassi dai 240 milioni di euro del 2019 ai 60 milioni del 2020. Nello specifico i dati sul crollo delle visite nel 2020 rispetto all’anno precedente, vedono il Parco archeologico di Pompei registrare un calo dell’85%, il Colosseo dell’80%, il Museo archeologico di Reggio Calabria del 75%, il Museo egizio di Torino del 70%, le Gallerie degli Uffizi di Firenze del 70% e le Gallerie dell’Accademia di Venezia del 68%.

    Il settore del lusso ha sperimentato nel 2020 una caduta più forte rispetto alla crisi del 2009, che ha portato a un calo del 25% delle vendite. Tuttavia, le previsioni dell'ultimo rapporto della società di consulenza Bain & Company stimano che quest'anno il mercato recupererà almeno il 50% della perdita di profitti subita nel 2020. Inoltre l'agenzia specializzata Luxurycomm ha definito quali sono le cinque chiavi per essere vincenti in tempo di crisi.
    1.- Migliorare l'identità del marchio per distinguersi dalla concorrenza e condividere un dialogo basato sul valore con i clienti.

    Per Etoa, l’associazione europea dei tour operator, gli arrivi anticipati di alta stagione dal Nord America in Europa stanno per scomparire a meno che i governi non siano in grado di elaborare un piano di ripresa Covid.
    I prossimi 90 giorni determineranno probabilmente se ci sarà un ritorno sicuro e significativo dei viaggiatori del Nord America in Europa quest’estate. Maggiore e più lunga è l’incertezza, più è probabile che l’Europa vedrà lo stesso calo della spesa nordamericana, tra il 90 -95%, per il 2021 come è stato nel 2020. 
    Il Nord America è di gran lunga il mercato di origine più importante per l’Europa, con circa 70 miliardi di dollari di spesa ogni anno.